Voltaggio: caccia ai finti residenti per ripianare il bilancio

Il Comune punta scovare le residenze fittizie per arrivare a diminuire l'Imu a la paga regolarmente

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Uno scorcio di Voltaggio

Il bilancio del Comune rischia il disavanzo così l’amministrazione comunale di Voltaggio ha deciso di tentare di risolvere alla radice la “piaga” delle finte residenze. Da sempre, nel paese dell’alta Val Lemme, questi “furbacchioni” la fanno franca evitando di pagare l’Imu sulla seconda casa, arrecando un danno alle casse dell’ente. Finora, il Comune se l’era cavata ma, anche a causa degli ulteriori tagli ai trasferimenti statali, ha dovuto muoversi una volta per tutte.

Michele Bisio (a sinistra) sindaco di Voltaggio, con il segretario comunale Gian Carlo Rapetti
Michele Bisio (a sinistra) sindaco di Voltaggio, con il segretario comunale Gian Carlo Rapetti

“Le difficoltà a cui dobbiamo far fronte – ha spiegato il sindaco Michele Bisio – riguardano, tra l’altro, anche la rinegoziazione dei mutui decisa in passato, che sta costando parecchio al Comune. Stiamo infatti ancora pagando mutui risalenti al 1995. Abbiamo dovuto aumentare di 50 centesimi la tariffa della mensa scolastica e c’è il problema dell’impianto fotovoltaico, per il quale il Comune ci sta rimettendo. Dallo Stato inoltre, se nel 2008 ricevevamo 300 mila euro, oggi siamo a meno di 10 mila euro”. Nel 2016, ha ricordato ancora Bisio, il disavanzo di 30 mila euro era stato coperto attraverso gli accertamenti fiscali. Per quest’anno la quota da coprire è salita a 42.500 euro, così gli amministratori hanno deciso di puntare sulle residenze fittizie. Il primo cittadino ha definito “un grave errore il taglio dell’Imu sulla prima casa da parte del governo. Ora la maggior parte dei soldi per il Comune arrivano dalle seconde case dei non residenti, con 350 mila euro. Chi finge di abitare a Voltaggio ma in realtà abita altrove crea una situazione di disparità sociale poiché impedisce al Comune di ridurre l’Imu a chi la paga regolarmente”.

voltaggio ponte dei paganini

L’amministrazione comunale intende scrivere a tutti i residenti, veri e finti, spronandoli a mettersi in regola e quindi scovare i “furbetti dell’Imu” attraverso i consumi dell’energia elettrica. “Non sarà certo tolta la residenza – ha spiegato ancora Bisio – ma si chiederà di versare il dovuto”. Da verificare anche le classificazioni catastali di molte case: in parecchi, anche in questo caso, non pagano quanto dovrebbero. Il Comune chiederà la collaborazione degli uffici del catasto.