I rifiuti scoperti nel 2013 nel terreno della ex cartiera di Voltaggio
I rifiuti scoperti nel 2013 nel terreno della ex cartiera di Voltaggio

I rifiuti sotterrati per decenni nell’area della ex cartiera di Voltaggio possono rimanere dove sono, accanto al Lemme e all’area protetta sic Capanne di Marcarolo. Alla fine del 2013 il Cociv aveva rinunciato a realizzare nel sito il campo base del Terzo valico proprio in seguito al rinvenimento di una notevole quantità di materiali plastici nel terreno, “occultati”, a quanto pare legalmente, tra gli anni ’50 e ’80 durante l’attività della cartiera. Siccome per costruire il campo base era necessario cambiare la destinazione d’uso dell’area da industriale a residenziale, era necessario per forza di cose eliminare i rifiuti e bonificare l’area, come imponeva l’Arpa. All’epoca si era parlato di un milione di euro di spesa.

Il terreno della ex cartiera
Il terreno della ex cartiera

Dal 2014 maggioranza e minoranza hanno più volte discusso su chi dovesse intervenire: il sindaco Michele Bisio ha sempre sostenuto che i voltaggini non avrebbero dovuto tirare fuori un euro per questo intervento, mentre la minoranza, con Giuseppe Benasso, ha chiesto che fosse il Cociv a eseguire la bonifica in vista del campo base, prima che, come è avvenuto di recente, il consorzio rinunciasse del tutto al progetto delle casette per gli operai a Voltaggio. Nel sito inoltre, dal 2006, anno di presentazione dello studio di fattibilità agli enti locali, è in ballo la centrale a biomasse della Voltaggio energia, precisamente negli edifici della ex cartiera. La società è titolare anche del terreno dove doveva sorgere il campo base.

L'ingresso della ex cartiera
L’ingresso della ex cartiera

Ora l’Arpa fa sapere che i rifiuti sotterrati non dovranno essere rimossi poiché, come si diceva all’inizio, “sono compatibili con la destinazione industriale del sito”, per cui potranno rimanere lì, probabilmente per sempre o quasi. E la centrale a biomasse? A breve scadrà l’autorizzazione che la Provincia ha rilasciato alla Voltaggio energia nel 2013 per un impianto da 980 kw alimentato da 15 mila t annue legname e biomasse, provenienti da un massimo di 50 km, oltre a un pellettizzatore. I proponenti in questi anni hanno avuto a che fare con i ricorsi presentati all’epoca dal Forum dell’Alta Vallemme, tutti respinti, e con le modifiche al ribasso degli incentivi statali. L’ultima novità arriva dalla Provincia: “Una società ci ha chiesto gli estremi dell’autorizzazione rilasciata a suo tempo. È probabile che la Voltaggio energia intenda cedere il progetto ad altri”.