Passeranno dalla strada della Valle Barca, a Voltaggio, i mezzi pesanti che trasporteranno i “pezzi” delle torri eoliche previste sul crinale tra il monte Porale e Borlasca, in località Pinceto, nel territorio di Isola del Cantone. Un progetto da 5 torri, alte 150 metri, con una potenza totale di 10 MW, proposto alla Regione Liguria dalla società Fera di Milano, che ha già ottenuto un primo ok da Genova per quanto riguarda gli aspetti ambientali. Ora si attende l’autorizzazione unica dalla Città Metropolitana (l’ex Provincia) ma il primo atto favorevole è già stato impugnato davanti al Tar della Liguria da una cinquantina di residenti e villeggianti di Borlasca e dal comitato per la Salvaguardia dei Crinali della Valle Scrivia e Val Lemme Costa di Popein-Monte Porale, che lamentano, in particolare, l’impatto dei cantieri e della viabilità per la località di Isola del Cantone, situata a pochi chilometri da Voltaggio, oltre a uno stravolgimento del paesaggio. Proprio nel territorio voltaggino e in Val Lemme transiteranno, come si diceva, i trasporti eccezionali che dovranno raggiungere Pinceto, passando appunto dalla Valle Barca e da Borlasca. Una zona piena di boschi, tra le più gettonate dagli amanti delle escursioni a piedi e in bici, nonché dai fungaioli. La strada è asfaltata fino a un certo punto e poi diventa sterrata ma è comunque molto stretta. Difficile non immaginare uno stravolgimento per consentire ai camion il passaggio verso il crinale.

Voltaggio, la strada provinciale 160

La Fera assicura però il contrario: “I mezzi usciranno dall’autostrada A7 a Serravalle Scrivia, arriveranno in Val Lemme lungo la 160 e saliranno verso Borlasca. Nel tratto della strada della Valle Barca situato nel territorio di Voltaggio non sono previsti interventi, al contrario della parte sterrata, già nel Comune di Isola, dove ci sono alcune curve da correggere”. Finora, nell’iter che ha portato all’autorizzazione ambientale, il Comune di Voltaggio e la Provincia di Alessandria non sono stati coinvolti. Infatti, il sindaco Michele Bisio sostiene di non sapere nulla di tale progetto. E’ possibile che nell’iter dell’autorizzazione unica gli enti piemontesi vengano chiamati a dire la loro, “ma è a discrezione della Città metropolitana”, sostiene la Fera, che assicura di aver interpellato l’amministrazione comunale voltaggina, ma nel 2011. Il Tar Liguria ha respinto la richiesta di sospendere la delibera dell’amministrazione regionale ligure sull’ok dal punto di vista ambientale ma il comitato e gli abitanti di Borlasca, con l’avvocato Daniele Granara, sono pronti a impugnare anche gli atti successivi. Anche perché le torri rischiano, secondo il Wwf, di avere pesanti impatti sui volatili. Per il comitato, inoltre, su quel crinale non c’è vento a sufficienza. Osservazioni che Fera ha contestato con documenti che la Regione Liguria ha ritenuto fondati.