Il “gioiello” dell’alta Val Lemme nel fine settimana farà conoscere i sui angoli più belli. Voltaggio sarà protagonista domani, sabato, e domenica, delle Giornate di primavera del Fai aprendo al pubblico chiese, musei e palazzi dalle 10,30 alle 18,30. Si prevedono tantissimi visitatori che per la prima volta potranno accedere a palazzo Scorza-Battilana, dove nacque il pittore Sinibaldo Scorza, le cui opere sono conservate anche nella Pinacoteca del convento seicentesco dei Cappuccini, anch’essa visitabile. Qui si potranno ammirare anche opere di artisti quali Strozzi, Assereto, Cambiaso, Grechetto, Fiasella, risalenti al periodo tra il XVI e il XVIII secolo, tutte a tematica. I quadri di Scorza si trovano anche nell’oratorio di San Giovanni Battista (XIX secolo), aperto in questo fine settimana, caratterizzato dalla grande cupola alta più di 17 metri, dove si può vedere, tra l’altro, l’Immacolata Concezione del 1617, oltre ai tessuti di seta ricamati, i Cristi delle processioni e gli argenti della confraternita. Aperto al pubblico anche il piccolo oratorio di Santa Maria del Gonfalone, dove sono conservati una raffigurazione di Voltaggio del 1682 e un armadio-altare domestico in legno del Settecento.

Il giardino di palazzo Scorza Battilana a Voltaggio

Sarà visitabile anche il Museo della Civiltà contadina di Palazzo Gazzolo, da dove partirà una camminata lungo un sentiero di tre chilometri fino all’ultimo essiccatoio di castagne ancora funzionante in Piemonte, per poi proseguire fino ai ruderi del castello. Questi gli orari dell’escursione: sabato partenze ogni ora dalle 11 alle 17; domenica alle 11, 12,30, 14, 15,30, 17. Il pubblico sarà guidato dai giovani volontari del Fai e dagli Apprendisti Ciceroni del liceo Amaldi di Novi Ligure.

Oltre a Voltaggio, sul nostro Appennino le Giornate del Fai permetteranno di visitare anche il Santuario della Rocchetta, a Lerma. “La Rocchetta sul Piota “ponte” fra le culture: dall’oro del Gorzente alla Resistenza” è il titolo della visita curata dal Gruppo FAI di Mornese, dal comitato Rocchetta con il supporto degli Apprendisti Ciceroni della scuola Podestà di Mornese. Sabato le visite saranno dalle 14 alle 17 e domenica dalle 10,30 alle 17 per scoprire, ricordano dal Fai, “un luogo eccezionale, anche dal punto di vista paesaggistico. La chiesa, raggiungibile lungo una strada scandita da piccole edicole di una via Crucis, risale al XIII secolo e conserva all’interno affreschi del ‘600. Durante l’ultimo conflitto mondiale nella cripta della famiglia Spinola sono stati nascosti da l’allora parroco, don Mazzarello, alcuni ebrei sfuggiti così alle persecuzioni razziali. Per l’occasione sarà possibile anche ammirare la preziosa tavola di Barnaba da Modena (in copia alla Rocchetta) nella parrocchiale di Lerma (ricetto) e visionare filmati e documentazione nei locali della Filarmonica, sempre a Lerma”.