A Voltaggio sull’esito dei testi sierologici la confusione non manca ma in Consiglio comunale l’argomento, almeno per ora, non può essere discusso. Nell’ultima seduta il tema non era all’ordine del giorno, neppure come comunicazione del sindaco e la richiesta dell’opposizione è stata respinta. Come è noto, l’amministrazione comunale ha deciso di sottoporre la popolazione ai test sierologici su base volontaria per comprendere chi sia stato contagiato dal coronavirus senza avere avuto sintomi ed eventualmente sottoporlo a tampone. Il Comune ha sottoscritto una convenzione con il laboratorio di analisi Casa della salute di Busalla. Va ricordato che in precedenza a Voltaggio era stato rilevata una sola persona positiva al coronavirus, poi guarita dopo essere stata sottoposta a tampone e a quarantena. Dall’esito dei test sierologici cosiddetti “qualitativi” sono risultati 11 positivi, ovviamente asintomatici, messi in isolamento fiduciario in attesa di ulteriori verifiche. Queste persone avevano pagato 20 euro anziché 60 euro per i test grazie alla convenzione stipulata dal Comune. Soltanto che i test eseguiti a Busalla non sono stati considerati attendibili dall’Asl di Alessandria, così è stato necessario un nuovo test sierologico, stavolta “quantitativo”, eseguito dal laboratorio Santa Maria di Novi Ligure, al costo di 80 euro a carico dei cittadini, che ha dato esito negativo. Sarebbe comunque necessario eseguire il tampone ma non tutti gli interessati sarebbero d’accordo.

Il municipio di Voltaggio
Il municipio di Voltaggio

In sostanza, una situazione di grande confusione per queste persone e per tutti coloro che si sono sottoposti a questo tipo di verifiche, a questo punto. L’opposizione già al termine della seduta del Consiglio comunale del 4 maggio, aveva chiesto di sospendere i test in virtù delle indecisioni della Regione sulla validità di queste verifiche, nonché delle valutazioni del dottor Carlo Massa, medico dell’Unità di crisi del Comune. L’amministrazione comunale ha però deciso di andare avanti, poi è arrivato l’esito dei test. La minoranza, nella seduta del 26 maggio, ha quindi presentato un’interrogazione urgente sull’argomento ma il sindaco Giuseppe Benasso ha negato la discussione sostenendo che le interrogazioni non possono essere trattate quando all’ordine del giorno si parla di bilancio, in base al regolamento del Consiglio comunale. “Regolamento – dice il consigliere di minoranza Michele Bisio – che si contraddice poiché prima dice che le interrogazioni possono essere discusse solo nelle sedute ordinaria del Consiglio, poi anche in quelle straordinarie e infine pone limiti quando si parla di bilancio e piano regolatore. Per altro, la trattazione dell’interrogazione poteva essere decisa dai consiglieri comunali con un voto a maggioranza”. L’opposizione, di fronte al no di Benasso, ha infine proposto di discutere alla fine della seduta ma il primo cittadino è stato irremovibile.