La strada di Valle Barca

Sbancamenti e disboscamenti in Valle Barca per i trasporti eccezionali dell’impianto eolico previsto sul crinale tra il monte Porale e Borlasca, in località Pinceto, nel Comune di Isola del Cantone. La denuncia arriva dai circa cinquanta cittadini che hanno sottoscritto il ricorso al Tar Liguria contro l’autorizzazione paesaggistica, rilasciata nel gennaio scorso dall’Unione Montana Val Lemme, alle modifiche della viabilità nel territorio voltaggino. Con loro il Comitato per la salvaguardia dei crinali della Valle Scrivia e della Val Lemme costa di Popein – monte Porale – Monte Poggio. Sul crinale tra i due Comuni sono in programma cinque torri eoliche, alte 150 metri (10 Mw la potenza complessiva). Dopo l’ok della Regione Liguria, è atteso il parere definitivo della Città metropolitana di Genova ma intanto la società proponente, la Fera di Milano, ha ottenuto il provvedimento legato alla viabilità, che interessa per l’appunto Voltaggio. Nel ricorso i cittadini, molti dei quali residenti o proprietari di abitazioni a Borlasca, assistiti dall’avvocato Daniele Granara, ricordano che, “come emerge dalla documentazione, tutta la strada sino a valle “verrà adeguata a dimensioni tali da consentire il passaggio dei trasporti eccezionali”.

Il Lago d’oro, in val Barca (foto da Facebook)

Analizzando le sezioni di progetto, l’“adeguamento” della strada comunale comporterebbe operazioni di sterro e riporto di centinata di metri cubi di terreno e la costruzione di massicciate di contenimento volte ad ampliare la carreggiata dai 5 metri attuali a, in alcuni tratti, addirittura 16 metri di larghezza”. Non solo: per raggiungere la larghezza adeguata al trasporto degli aereogeneratori sarebbe necessario rimuovere “temporaneamente” la fitta vegetazione che per lunghi tratti costeggia la strada della Barca. Tutt’altro che il “miglioramento” indicato nel progetto, sostengono i ricorrenti ma un danno ambientale in una zona molto fragile per la quale è previsto invece il contenimento dei fenomeni di erosione e disboscamento, secondo il Piano Paesaggistico della Regione Piemonte, dove questo tipo di strade vengono indicate come utili alla “fruizione delle caratteristiche paesaggistiche e naturalistiche che caratterizzano i versanti montani”. La Val Barca è infatti molto frequentata dagli amanti delle escursioni a piedi e in bici e ricca di funghi e castagne. La Commissione Locale per il Paesaggio ha ritenuto invece compatibile l’intervento richiedendo solo minime compensazioni, come la messa dimora di piante e l’uso di pietre naturali sui muri di contenimento previsti. Il Tar Liguria per ora ha respinto la richiesta di sospendere l’autorizzazione dell’Unione montana e ha rinviato ogni decisione alla discussione nel merito sul ricorso riferito al progetto di impianto eolico.