Il disavanzo resta pesante, gli ospiti anziani scendono di numero ma una speranza arriva dalla Comunità psichiatrica. La situazione della storica Casa di riposo Santi Antonio e Caterina di Bosco Marengo resta difficile come è ormai da anni, da quando cioè il disavanzo si è attestato intorno a circa 700 mila euro. L’ente è stato intanto commissariato come tutti gli istituti di assistenza e beneficenza (Ipab) in vista dell’applicazione della nuova legge regionale. Il commissario Luisella Deluigi, ex presidente, ha quindi approvato il bilancio consuntivo 2017 da dove emergono molte ombre e qualche luce. Il problema maggiore è dovuto alla riduzione del numero di ospiti anziani, ridotti a circa venti, cifra considerata troppo bassa per sostenere le spese ingenti. Notizie positive invece per la Comunità psichiatrica, progetto partito nel 2011 per riconvertire parte dei posti letto. Dalla relazione del bilancio consuntivo emerge che l’Asl a dicembre ha richiesto alla Regione di accreditare la Comunità, con l’obiettivo quindi di ottenere fondi pubblici per i quindici ospiti previsti nella proposta dell’azienda sanitaria.

Lo scorso anno gli ospiti della Comunità erano sedici: con l’accreditamento la Casa di riposo potrà incassare per ogni ospite 111 euro contro i 78 attuali, un incremento che porterà a una diminuzione del disavanzo. Un aiuto è arrivato anche dalla cessione al Comune del micronido, aperto dalla Santi Antonio e Caterina negli anni scorsi, dopo che gli iscritti sono sempre risultati insufficienti. La gestione affidata all’amministrazione comunale permetterà una ulteriore contrazione delle spese della casa di riposo. Gli amministratori dell’Ipab auspicano però un aumento del numero di anziani soprattutto boschesi. In tanti, infatti, preferiscono rivolgersi altrove. Il Consiglio comunale boschese ha intanto nominato il suo rappresentante nel nuovo cda della casa di riposo: è stato confermato Giuseppe Amando, accanto alla Deluigi, a Franca Limosani, Carlo Maruelli e a un membro di diritto della famiglia Cortella, fondatrice della struttura. “L’accreditamento per la Comunità psichiatrica – spiega il sindaco Gianfranco Gazzaniga – è ancora in corso ma auspichiamo possa concretizzarsi a breve. Il disavanzo si è in parte ridotto, scendendo al di sotto dei 700 mila euro. Ora dovrà essere applicata la nuova legge regionale: la speranza è che la casa di risposo resti un Ipab”.