Bosco Marengo, il nido della casa di riposo diventa comunale

“L'isola che non c'è” è da sempre un problema finanziario per l'Ipab, ora trasferito al Comune

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Attivato dai precedenti amministratori, l’asilo nido “L’isola che non c’è” della casa di riposo di Bosco Marengo dal primo settembre scorso è diventato comunale. L’Ipab che gestisce la storica struttura boschese e il Comune hanno stipulato un protocollo d’intesa con il quale quest’ultimo assume la titolarità della struttura per bambini, aperta nel 2011 grazie ai fondi della Regione ma da sempre fonte di problemi dal punto di vista finanziario: troppo pochi i bambini iscritti e troppo elevati i costi di gestione.

Il cda della casa di risposo in questi anni ha più volte messo nero su bianco le difficoltà e portato avanti l’attività dell’asilo con continue proroghe. La decisione di passare al Comune la gestione dell’asilo è stata molto contrastata poiché, pur tenendo conto della volontà di garantire un servizio pubblico al paese, significa mettere sulle spalle dei boschesi un bel fardello: nel caso in cui, entro quindici anni dall’apertura, il nido chiuda, ci sono da restituire alla Regione 258 mila euro. Il cda della casa di riposo in pochi giorni, a fine agosto, aveva approvato due delibere. Con la prima aveva respinto la proposta del Comune di cedere l’asilo: sempre meno iscritti per l’anno scolastico in partenza, rette troppo basse, funzionamento part time avevano fatto optare gli amministratori per una riconversione della scuola in un’altra attività socio assistenziale, previa autorizzazione della Regione. La proposta dell’amministrazione comunale, secondo il verbale del cda del 21 agosto scorso, non tutelava l’Ipab dal dover restituire alla Regione i 258 mila euro anche in caso di cessione dell’asilo, per questo i consiglieri non avevano approvato la delibera.

Pochi giorni dopo, però, il cda ha cambiato idea, approvando la proposta del Comune: su sette consiglieri, tre erano assenti. Hanno votato a favore solo in tre, mentre il presidente Luisella De Luigi, esponente della maggioranza che governa Bosco dal 2014, si è astenuta, rimarcando ancora una volta le sue perplessità. Lo stesso ha fatto durante il Consiglio comunale di lunedì sera, quando ha preferito non partecipare al voto sull’argomento. Maggioranza e minoranza hanno approvato la decisione dell’amministrazione comunale, che ha affidato la gestione alla cooperativa Pro ges di Parma. “Non c’è alcun problema sull’asilo – dice il sindaco Gianfranco Gazzaniga -. Anche in molti altri comuni la gestione di tali strutture è in disavanzo ma in questo modo abbiamo garantito un servizio al paese”.