Riceviamo e pubblichiamo:

La commissione Sentieri della Sezione Cai di Novi Ligure dal 1998 opera sulla manutenzione degli oltre 80 sentieri del Settore 2 di Alessandria che costituiscono una rete di circa 350 Km di percorsi dislocati in Val Borbera, Valle Spinti e Valle Scrivia. In questo ultimo anno si è di molto accresciuto il numero dei volontari che si sono adoperati al ripristino della segnaletica delle valli in questione. I volontari, vecchi e nuovi, hanno partecipato a un corso teorico e pratico che ha permesso loro di affinare o imparare tutte la regolamentazioni relative alla conservazione e alla cura dei nostri percorsi. Malgrado i momenti di interruzione dell’attività dovuti alla pandemia, le uscite dei gruppi operativi nella manutenzione della Rete Escursionistica sono state puntuali e regolari e hanno permesso il ripristino dell’intero sentiero 200 noto anche come Anello Borbera Spinti, che con i suoi 90 km costituisce il sentiero cardine che da Stazzano ritorna ad Arquata toccando tutte le cime più prestigiose dell’intero comprensorio Alessandrino tra cui l’Ebro il Chiappo il Giarolo il Cavalmurone il Carmo e altre cime sopra i 1500 m.

E’ stato anche aperto un nuovo sentiero di circa 10 km che partendo da Carrega permette di raggiungere la località di Vegni in circa 3 ore incontrando sul percorso le località di Fontanachiusa, Magioncalda (dove di recente è stato ristrutturato il vecchio Mulino) e altre frazioni abbandonate come Casoni Risciotti e Chiapparo, il tutto attraversando boschi di castagni centenari. Con cadenza plurisettimanale nel periodo da giugno a ottobre una o più squadre di operatori del Club Alpino sezione di Novi Ligure sono state al lavoro sui sentieri del territorio, sia per sopralluoghi sia per ripristino della segnaletica e pulizia. Anche per il prossimo anno sono già stati individuati diversi sentieri su cui urge la risistemazione del percorso e della segnaletica sia verticale che orizzontale. I lavori si concentreranno in alcune zone di notevole interesse per i camminatori più esigenti ma anche per chi desidera solo fare una passeggiata nei boschi senza perdersi. La zona più impegnativa sarà la valle dei Campassi, dislocata alle pendici del Monte Antola. Questa valle è attraversata da 5 sentieri che salgono e scendono dai due versanti del Rio Campassi permettendo di fare degli anelli molto interessanti o semplicemente di compiere delle escursioni raggiungendo la costa del versante Est del Monte Antola.

La valle si può raggiungere in auto da due località poste sui versanti opposti, Vegni e Croso, entrambi nel Comune di Carrega Ligure. Posti di interesse sono i così detti Villaggi di Pietra o Villaggi Abbandonati sulla sponda destra del Rio e anche i Mulini, anch’essi abbandonati ma restaurati per conservarne memoria. Questo intervento sarà finanziato dall’Ente di Gestione Aree Protette dell’Appennino Piemontese che recentemente ha stipulato una convenzione con il Cai Sezione di Novi Ligure. Un’altra zona meno impegnativa è quella in media val Borbera con sentieri che salgono al Giarolo e altri un po’ più impegnativi che salgono al Costone la Ripa nei Comuni di Cantalupo Ligure e Rocchetta Ligure. Un’altra zona anch’essa poco impegnativa sarà quella nel Comune di Grondona dove saranno completati due dei quattro sentieri che portano il nome di Giro degli essiccatoi. Un’ultima zona sarà poi quella della bassa Valle Scrivia con sentieri nei Comuni di Serravalle Scrivia e Gavi. Indicazioni dettagliate dei sentieri con il loro numero e la possibilità di scaricarne la traccia si trovano sul sito della Regione Piemonte – Rete del patrimonio escursionistico del Piemonte e della Provincia di Alessandria http://www.provincia.alessandria.it/sentieri/ Ogni anno sono parecchi gli interventi sulla sostituzione o il reintegro di segnaletica rotta dovuta sia alle intemperie che ad atti vandalici e questo incide sul costo delle manutenzioni e sulla mole di lavoro da portare a termine.
Per questo chiediamo di segnalarci le criticità e auspichiamo la collaborazione di tutti: Comuni, Pro Loco, associazioni varie perché per preservare i cammini e renderli fruibili a tutti c’è bisogno di cooperazione.

Cai Novi Ligure