Halloween. Atmosfera da brivido in Val Borbera

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La festa dark che si celebra la notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre con scherzi e travestimenti macabri, non convince gli italiani, o meglio non convince gli “anziani”, insomma Halloween non convince quelli che hanno compiuto i 18 anni, perché al contrario, i bambini ne vanno pazzi.

C’è chi dice che è una tradizione che non ci riguarda, che è un’americanata. In realtà l’origine della festa non è scolpita nel marmo ma alcune ricerche storiche la fanno risalire ai romani che celebravano i defunti durante la festa chiamata Parentalia, altri studi le attribuiscono un’origine celtica ed è probabile che siano stati gli immigrati irlandesi a far sbarcare Halloween Oltreoceano, intorno alla metà dell’Ottocento. Ora la tradizione si è diffusa in molte parti del mondo e anche da noi, che naturalmente non ci facciamo mancare nulla, quantomeno quando si tratta di cose amene.

Come ogni festa che si rispetti, anche Halloween ha i sui simboli, quello più rappresentativo è la zucca; pare che la tradizione di intagliare la zucca sia riferita alla leggenda di Jack O’ Lantern, fabbro astuto, avaro e ubriacone che a causa di un patto con il diavolo, fu condannato a vagare di notte senza tregua, la storia narra che, scacciandolo dall’inferno, il diavolo gli lanciò un tizzone ardente che jack mise all’interno di una zucca scavata per illuminare il suo cammino alla ricerca di un luogo in cui riposarsi.

Quindi anche il nome Halloween è possibile derivi  da questa storiella, in inglese la parola scavare si traduce in “to hollow” e quindi “hollowing”, che successivamente diventa “Halloween”.

E “dolcetto o scherzetto?”. Anche qui siamo nel campo delle ipotesi, la più accreditata risale al Medioevo. Durante la ricorrenza dei defunti, i poveri andavano casa per casa a chiedere l’elemosina, offrendo in cambio preghiere per i loro morti, un’usanza nota anche in alcune aree dell’Italia.

Quest’anno Halloween è evidente che non si festeggerà, il Covid ci costringe a non socializzare ma, nonostante tutto, non ci può impedire di sorridere e di far sorridere i nostri bimbi. In questa notte dark, possiamo salire sulla nostra auto e in assoluta sicurezza fare un giretto sulla provinciale 140 della Val Borbera, dove nel comune di Albera Ligure, in località Casa Bava si potranno incontrare, streghe che preparano pozioni magiche, demoni circondati da pipistrelli, vampiri con il sangue che cola poi c’è Jason, e zucche illuminate e tanto altro. Ah dimenticavo.  C’è anche un gatto nero, ma lui è dolcissimo, se vi avvicinate, si lascia coccolare, quindi attenti a non calpestare il gatto.

Le installazioni sono state realizzate da Maurizio, Federica, Lorena e Gianni.