Ovada, i lavori alla scogliera in via del fiume sono quasi terminati, saranno completati dopo le perturbazioni, quando il livello del fiume si sarà stabilizzato.JPG

Una scogliera di marmo per proteggere la via del fiume dal rischio di alluvioni. Il riposizionamento del terreno sulla riva destra del torrente Orba nelle vicinanze di via Lung’Orba Mazzini e la posa di enormi blocchi di marmo permetterà di ripristinare l’erosione provocata dalle alluvioni del 2014 e del 2016. Il potenziamento della massicciata scongiurerà altri danni in caso di piena, infine la riparazione della staccionata, che delimita il sentiero panoramico a strapiombo sul fiume, completerà la messa in sicurezza.

E’ necessaria per gli abitanti e per i tanti sportivi che si allenano lungo la via campestre, che unisce il centro abitato al centro sportivo comunale Geirino e il torrente Orba al torrente Stura fino a Via Voltri. Nel 2014 la furia del torrente ha coperto gli orti con un metro e mezzo d’acqua fino a toccare le case, mangiandosi un pezzo di sponda. La piena del 2016 ha peggiorato l’erosione. Il primo lotto d’intervento nel 2015 è stato rimandato a causa del patto di stabilità, ora il Comune con una spesa complessiva di 70 mila euro a base d’asta e il contributo regionale di 20 mila euro ha affidato i lavori alla ditta Eugenio Franco di San Damiano d’Asti e in subappalto alla Giacomini di Domodossola, che ogni giorno partendo da una cava locale, trasporta a Ovada quattro tir carichi di blocchi di marmo, ovviamente di scarto, ma possenti, lunghi fino a 3 metri e alti due.

Dal sentiero i camion ribaltano il cassone e poi con le gru si va ad incastonare i massi, fissandoli con i rulli compressori. “Se fosse un autunno piovoso, non si potrebbe intervenire, avremmo dovuto aspettare un altro anno”, dicono alcuni abitanti, osservando i lavori. Fra tante preoccupazioni, che sta creando la prolungata siccità, gli ovadesi si consolano, approfittando del clima asciutto per accelerare la prevenzione.

Al contempo è stato eseguito il prelievo selettivo di alcune piante. “La pulizia dei corsi d’acqua è stata autorizzata ed eseguita anche nell’area di via Requaglia e nei rii – fa il punto l’assessore ai Lavori pubblici, Sergio Capello – inoltre in collaborazione con i rifugiati in questi mesi si cercato di migliorare la pulizia ordinaria nella via del fiume. Altra questione, da affrontare a vari livelli, è il prelievo dei detriti nell’alveo: anche qui, in prossimità di via Lung’Orba, gli accumuli di ghiaia possono modificare la corrente del fiume in caso di piena”.