Abbracci, baci, carezze. Era da troppo tempo che i nostri nonni non ricevevano più un abbraccio da noi e, noi da loro, costretti a rassicuraci reciprocamente attraverso un video e raccontarci che prima o poi questa brutta storia sarebbe terminata e che “sarebbe andato tutto bene”.
“ La stanza degli abbracci, è un modulo gonfiabile, che noi abbiamo posizionato all’aperto sotto la scalinata che conduce alla chiesa; qui i nostri ospiti e loro parenti possono incontrarsi in tutta sicurezza. Da due ingressi separati si accede ad uno spazio diviso da un telo di plastica trasparente attraverso il quale le persone si possono vedere e toccare. Gli incontri durano una ventina di minuti e dopo ogni accesso a noi ne servono 10 per sanificare la postazione per mettere in totale sicurezza l’incontro successivo.
E’ stato molto emozionante per tutti, per i nostri ospiti, per i loro cari e anche per noi. Un piccolo segnale di normalità, ma un grande gesto d’amore.
La stanza degli abbracci – conclude Alessandra Marchesotti – ci è stata donata in comodato d’uso dal Rotaract Club Gavi Libarna, un’associazione di giovani molto attiva sul territorio. Quando la pandemia sarà finita, la “stanza degli abbracci” potrà essere impiegata per altri usi dalla Croce Rossa”.