Settantasei anni fa, il 2 febbraio 1945, Fedor Poletaev, il partigiano russo della Pinan Cichero, morì durante la battaglia di Cantalupo, ucciso dai colpi di mitra sparati dai soldati di Hitler unica vittima di una della più cruente battaglie combattute in Val Borbera, durante la guerra di Resistenza.


Quel giorno, una colonna tedesca ed un battaglione della famigerata “Turkestan”, composta da ex prigionieri sovietici, georgiani e mongoli, forzarono il blocco di Pertuso ed occuparono Cantalupo Ligure. I partigiani della “Oreste” decisero il contrattacco, sebbene stremati dal freddo, dalle privazioni e dai continui scontri. Convergendo sul nemico lungo la strada, fuori dell’abitato che conduce al ponte di San Nazzaro, ingaggiarono una battaglia per ore, nella neve alta sino alle ginocchia. Le sorti della battaglia sarebbero state terribili per i partigiani, se Fedor non avesse creato un diversivo, lanciandosi contro il nemico e intimandogli la resa in russo, lingua che i “mongoli”, conoscevano bene. Una raffica di mitra lo colpì in pieno petto, ma il suo eroico gesto determinò il successo di quella battaglia.
Al termine degli scontri, i nazisti subirono pesanti le perdite: 12 morti, 5 feriti, 41 prigionieri, oltre alla confisca di armi e munizioni. Poletaev fu sepolto nel cimitero di Rocchetta e successivamente le sue ceneri vennero trasferite al cimitero di Staglieno, nel Campo perenne dei Caduti della Libertà. Lo Stato Italiano insignì Fiodor del più alto riconoscimento: la Medaglia d’oro al Valor Militare.


In Russia solo nel 1960, grazie al giornalista Serghej Simonov, vennero a conoscenza della sua impresa. Su decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’URSS, il 26 dicembre 1962, al sergente dell’Armata Rossa Poletaev Fiodor Andrianovich fu conferito il titolo postumo di Eroe dell’Unione Sovietica. Il 24 dicembre del 1970 nella città di Rjazan, nella via che tuttora porta il suo nome, gli fu ufficialmente dedicato un monumento. Come del resto ha fatto Cantalupo.
Ogni anno la Val Borbera onora il suo eroe. L’emergenza sanitaria non consente la consueta commemorazione partecipata, tuttavia, domani, martedì 2 febbraio alle 10.30, si terrà una breve cerimonia in forma ristretta, alla sola presenza delle autorità locali e del Presidente della sezione Anpi “Pinan” Val Borbera.


Infine, sul sito del Museo della Resistenza e della Vita Sociale in Val Borbera di Rocchetta Ligure, dedicato al Comandante partigiano “Carlo”, Gianbattista Lazagna sarà possibile assistere alla programmazione del video di Valentina Ferrante studentessa dell’LSS Augusto Righi di Roma, registrato nel 2020 in occasione del 75° anniversario della commemorazione in memoria di Fedor Poletaev
Ecco il link. https://museorocchettaligure.wixsite.com/resistenza/notizie-ed-eventi
E’ stata invece rinviata a data da destinarsi l’annunciata la presentazione del libro: “via Fiodor Poletaev” a cura di Ludmilla Koroliova – edizione Gelios ARV 2020 – Mosca che sarà riprogrammata appena le condizioni lo consentiranno.
Foto Massimo Sorlino