L’assegnazione della gestione di Palazzo Gazzolo, a Voltaggio, diventa una questione politica. Come è noto, le Aree Protette dell’Appennino Piemontese, concessionario per 50 anni dell’immobile di proprietà comunale, hanno approvato la pubblicazione di un bando per trovare un gestore dell’ostello e del museo realizzati nell’edificio nel 2010. La struttura è chiusa da tempo è, visti anche i costi sostenuti per la ristrutturazione dell’immobile, è necessario mantenerla operativa e aperta al pubblico. Mentre il Parco aveva previsto un canone annuo di 1.500 euro come base d’asta del bando, il Comune ha invece richiesto una modifica, proponendo un canone progressivo di 500 euro per il primo anno, mille per il secondo e 1.500 euro per il terzo e i successivi. Inoltre, che la quota parte oltre i 500 euro possa essere compensata con lavori di miglioramento della struttura. Per la minoranza questa richiesta è una sorta di “invasione di campo” da parte dell’amministrazione comunale. Dopo la gestione da parte dell’associazione Accademia delle Culture e poi, negli ultimi due anni, della Pro Loco, si è fatta avanti con il Parco il Forum Val Lemme. “La proposta di questo sodalizio, guidato da un direttivo tutto composto da genitori di alunni delle scuole di Voltaggio, consiste – ricorda il capogruppo Giuseppe Benasso -, nella messa a profitto dell’ostello con personale retribuito locale per sostenere le spese di attività culturali e ricreative in linea con le finalità istituzionali e con lo statuto del Parco. Nell’incontro (con il Parco, ndr) ai dirigenti del Forum veniva spiegato che senza bando si sarebbe potuto assegnare l’edificio per una sola stagione, mentre con il bando per almeno tre anni”.

Uno degli spazi di palazzo Gazzolo

Secondo la minoranza, “il palazzo non va visto come fonte di profitto individuale, ma come luogo di incontro per attività culturali per la popolazione”. Benasso contesta quindi la proposta del Comune di modificare il canone annuo: “Perché il Comune, che vuole un bando economico, chiede di ridurre di tanto la base d’asta? Teme che manchino i pretendenti? E pensare che un pretendente c’è già – il Forum – pronto a partecipare alla base d’asta di 1.500 euro, ma non crediamo che il Comune abbia chiesto di abbassare l’asta per agevolare il Forum. Il risultato è un’altra stagione turistica persa”. Il sindaco Michele Bisio, ovviamente non ci sta e parla di “attacco vergognoso. Il Comune ha voluto il bando in modo che tutti coloro che si sono fatti avanti, quindi non solo il Forum, avessero le stesse opportunità. Io ho ricevuto quattro proposte da parte di singoli cittadini che intendono investire su palazzo Gazzolo ed è un bene che, come suggerito dall’amministrazione comunale tre anni fa, il bando sia aperto non solo alle associazioni, come era successo in passato, ma anche ai privati. L’ostello può funzionare solo c’è una prospettiva di guadagno: senza ospiti resterà inevitabilmente chiuso anche il museo e si devono intercettare i turisti, soprattutto stranieri. Il resto va bene ma non può bastare. Le accuse che vengono mosse all’amministrazione comunale dalla minoranza non hanno alcun senso”. Nel Consiglio comunale di domani sera, venerdì, alle 21, si prevedono fuoco e fiamme.