Avete il Forte di Gavi, Libarna antica, i vigneti e un paesaggio bellissimo, per questo non dovete puntare solo sull’Outlet”. Secondo l’assessore regionale alla Cultura e al turismo Antonella Parigi il turismo locale non deve guardare solo ai clienti del maxi centro commerciale di Serravalle Scrivia, piuttosto deve organizzarsi e far conoscere il grande patrimonio territoriale, dove sono presenti alcuni “beni-faro” dal punto di vista turistico, come la fortezza gaviese. Parigi ha parlato martedì nell’abbazia di San Remigio, a Parodi Ligure, al termine del suo “tour” organizzato dall’associazione Oltregiogo per farle conoscere questa fetta di Piemonte così lontana da Torino. Si tratta del primo assessore regionale che decide di visitare questo territorio. Nei giorni scorsi ha voluto conoscere le chiese di Gavi, il castello di Casaleggio Boiro e l’abbazia di Parodi, mentre a settembre aveva visitato altre località, tra cui Voltaggio con la sua pinacoteca.

Da sinistra, Bruno Merlo (sindaco di Parodi), Dino Angelini (presdidente dell’associazione Oltregiogo) e l’assessore regionale Antonella Parigi

Nell’incontro con gli amministratori dei Comuni dell’associazione Oltregiogo e di altri paesi, tra cui Gavi, l’assessore ha detto: “L’Oltregiogo è una delle zone turistiche regionali da sviluppare insieme al Canavese e al Monferrato casalese e astigiano. È necessario però riportare abitanti nei paesi ormai vuoti e creare aziende turistiche locali capaci”. L’assessore ha esortato gli amministratori locali a continuare a lavorare alla candidatura Unesco dell’Oltregiogo come patrimonio dell’umanità, “utile anche a far emergere i problemi del vostro territorio, oltre alle tante eccellenze”. Il Forte di Gavi, ha spiegato ancora, “ha un potenziale enorme. Il Forte di Bard, in Valle d’Aosta, soltanto con gli abbonamenti del circuito dei musei della nostra Regione, conta 80 mila passaggi all’anno. La fortezza gaviese deve avere riflessi su tutto il territorio dal punto di vista turistico, deve diventare come Venaria reale, cioè un punto di forza turistico grazie alla sua attrattività”. “Finora – proseguito Parigi – in Piemonte non si è mai investito sul turismo, anche per una classe imprenditoriale in parte non all’altezza, ed è ora di farlo grazie al Piano strategico del turismo che prevede un turismo sostenibile. Si lavora con obiettivi che si concretizzeranno fra dieci anni ma l’importante è iniziare: si punta a migliorare l’accoglienza, l’accessibilità ai beni turistici e la comunicazione”.

Code di clienti all’Outlet

Fra i primi interventi, la trasformazione della Fondazione Torino Musei in una fondazione che fa riferimento a tutti i musei piemontesi e non solo a quelli del capoluogo. Nel 2018, nell’ambito del Piano strategico, la Regione organizzerà degli incontri sul territorio per portare investimenti e i fondi della Cassa depositi e prestiti sul territorio. Rispetto all’Outlet, Parigi ha ricordato che “chi si reca nel centro commerciale lo fa per shopping, mentre chi visita Gavi ha altri scopi, legati alla scoperta dell’enogastronomia e della storia. Questo è il nostro vero target, non certo i russi o cinesi che vogliono fare acquisti”. All’incontro di Parodi hanno partecipato anche i consiglieri regionali Massimo Berutti e Walter Ottria. In totale, erano rappresentati 14 Comuni e il Parco dell’Appennino Piemontese.