Aggressione in Consiglio: il Pd vede “sobillatori” e “provocatori”

Dopo la figuraccia di venerdì i Dem tortonesi se la prendono con il pubblico in sala (“ha applaudito a comando”) e legano addirittura l'episodio all'elezione di Baldi (centrodestra) in Provincia

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sede del municipio di Tortona
Il municipio di Tortona

Il capogruppo Marco Picchi si è già pubblicamente e privatamente scusato per l’aggressione di venerdì sera in Consiglio comunale ai danni di Danilo Bottiroli (5 Stelle) e la questione poteva chiudersi lì ma il suo partito, il Pd, parla addirittura di “provocazioni della minoranza”, “sobillatori di professione” fra il pubblico e di immagini della sedute parziali rese note dai 5 stelle. I democratici tortonesi, dopo la figuraccia rimediata, sentono di dover dire la loro e, seppure bacchettando in poche righe il loro esponente che ha messo le mani addosso al consigliere pentastellato, ricostruiscono a modo loro la serata, che sarebbe stata costruita ad arte dalle opposizioni, con un pubblico comandato a bacchetta direttamente dagli stessi esponenti delle minoranze.

L’aggressione di Marco Picchi ai danni di Danilo Bottiroli

“Esprimiamo – dicono dal circolo Dem – grande disappunto e ferma condanna per una serie di provocazioni messe in atto da parte di alcuni esponenti della minoranza, tese a esasperare il clima della serata”. Serata che ha trattato, in apertura, l’interpellanza del consigliere Fabio Morreale (Nuova Tortona) sulla situazione degli asili nido comunali. Eccole, le provocazioni. Innanzitutto, il Pd si è stupito di vedere la sala consiliare piena di pubblico, contrariamente a quanto avviene di solito, e da subito gli “investigatori” del partito hanno notato “qualche mal mimetizzato sobillatore di professione che, ovviamente, a un cenno preordinato, ha fatto la sua parte come da copione”. A far infiammare la serata e quindi, indirettamente, a provocare in seguito anche il “povero” Picchi, lascia intendere il Pd tortonese, è stato Morreale, che “ha cominciato a inveire contro la giunta e l’amministrazione, preludendo a un applauso scrosciante del pubblico”. Il Pd se la prende proprio con i cittadini, ironizzando sul loro gesto: l’applauso sarebbe nato “dal profondo del cuore e ispirato dall’alto contenuto dell’orazione” di Morreale.

Il pubblico presente al Consiglio comunale di venerdì

Il pubblico viene ancora tirato in ballo dai Dem tortonesi a proposito dell’intervento di Bottiroli, il quale avrebbe alzato troppo la voce nel richiedere l’apertura del Consiglio agli interventi dei cittadini presenti, ottenendo una risposta negativa. Il Pd si chiede retoricamente se tali interventi fossero “preordinati? spontanei, su quali temi?”. Non solo: Bottiroli avrebbe lanciato “addosso” al consigliere Ciniglio i fogli che aveva in mano (improbabile, vista la distanza tra i due), a detta dei Dem provocato dal pentastellato così come, “evidentemente”, anche il capogruppo Picchi. Il partito di maggioranza a Tortona accusa poi i 5 stelle di aver diffuso solo le immagini dell’aggressione, quando Bottiroli ha inviato ai giornali la registrazione di tutta la seduta con la foto del gesto di Picchi ai suoi danni. Ce n’è ancora per il pubblico: le persone presenti sarebbero state “artificiosamente indotte a partecipare al Consiglio comunale” e quindi a una “maldestra rappresentazione politica dai risvolti psicotici”.

Il finale del comunicato è oscar: i Democratici di Tortona collegano quanto avvenuto addirittura all’esito delle elezioni provinciali, che hanno visto prevalere il sindaco di Cassine, Baldi (centrodestra) contro il vicepresidente uscente Muliere (Pd), partiti con i quali nulla hanno a che fare Bottiroli e Morreale. “Una nuova campagna elettorale è stata iniziata dal centrodestra – scrivono, si presume prendendosi sul serio -. Ma questa volta si è iniziato dai colpi bassi, da rappresentazioni di bassa lega, come si è potuto capire dagli elementi presenti tra il pubblico. Una cosa certamente è chiara – concludono i Dem tortonesi in maniera piuttosto criptica -: a Tortona non c’è più nulla da vendere e poco da razziare, meglio trasferirsi a Roma”. Un bel tacer non fu mai scritto, è proprio il caso di dire.