Archeologia in Valle Scrivia: L’acquedotto di Libarna.

Conferenza sabato 27 aprile, Municipio di Serravalle Scrivia alle 16.

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Il sistema degli acquedotti realizzati dagli antichi romani rappresenta un prodigio dell’ingegneria e le città avevano una relazione stretta con l’acqua per la presenza di terme, bagni pubblici, pozzi, fontane e ville.

Una condizione necessaria che faceva propendere alla costruzione di un acquedotto era la presenza di fonti dalle caratteristiche specifiche, tra queste un’eccellente qualità dell’acqua. Il punto di origine dell’acquedotto, il caput aquae, poteva essere un sito superficiale come un fiume, oppure una sorgente sotterranea portata alla luce attraverso un ingegnoso sistema di pozzi.

Con la conferenza di sabato 27 aprile, nell’ambito del ciclo “Archeologia e valorizzazione in Valle Scrivia” che si svolge nella Sala Consiliare del Comune di Serravalle Scrivia, si andrà alla scoperta del sistema idraulico di Libarna e del suo acquedotto e saranno presentati gli ultimi studi, le ricerche e i rilievi effettuati da Sergio Pedemonte (geologo), Marco Tremari (archeologo) e Paolo de Vingo (Professore di Archeologia Cristiana e Medievale dell’Università di Torino) su questa importante infrastruttura che alimentava l’antica città.

Il tracciato, calcolato della lunghezza di circa 9 chilometri, dal Rio Borlasca a Pietrabissara, in territorio ligure al confine tra le province di Genova e Alessandria, giunge in comune di Arquata Scrivia dove si trova il Rio Acquafredda e passa dalla galleria Ronchetto tra i calanchi di Rigoroso, dove attualmente è ancora visibile per un tratto anche se purtroppo è sottoposto a erosione e una sua musealizzazione potrebbe preservarne ancora il mantenimento

Questa zona ricca di sorgenti e costituisce una delle fonti principali di approvvigionamento del sistema acquedottistico novese di “Gestione Acqua”, erede dell’antico acquedeotto progettato e costruito dai romani per la città di Libarna duemila anni fa.

Il ciclo di conferenze è promosso dal Comune di Serravalle Scrivia e dall’Associazione Libarna Arteventi, con l’intento di far emergere l’importanza del patrimonio storico-culturale per queste terre, anche in chiave turistica, che hanno come bene faro l’Area archeologica di Libarna.

Il primo incontro è dunque, sabato 27 aprile, nel Municipio di Serravalle Scrivia dove, alle 16 ci sarà la presentazione del libro: “Il sistema idraulico di Libarna e il suo acquedotto” (edito dal Comune di Arquata Scrivia). Relatori: Paolo de Vingo (Professore ordinario di Archeologia Cristiana e Medievale dell’Università di Torino); Sergio Pedemonte (Geologo, Presidente del Centro Culturale di Isola del Cantone); Marco Tremari (Archeologo).

Gli incontri si concludono l’11 maggio alle 16.00, sempre nel Municipio di Serravalle con la conferenza sull’archeologia della rosa: “RosAntica: dalla natura al mito ad un’economia della bellezza”.  Relatori: Valentina Barberis (Direzione Regionale Musei Piemonte – Direttrice Area archeologica di Libarna); Laura Cornara (Professoressa associata di Botanica del DISTAV – Università di Genova); Fabrizio Fazzari (Assessore alla cultura del Comune di Busalla e promotore dell’Associazione “Produttori di Rose Antiche della Valle Scrivia”). Seguirà degustazione di sciroppo di rose.

Al termine delle conferenze saranno effettuate visite guidate dell’Area Museale di Libarna a cura delle Archeologhe Melania Cazzulo e Cristina Porro dell’Associazione Libarna Arteventi. Nelle stesse giornate sarà possibile effettuare alle 11.00 (su prenotazione) una visita guidata dell’Area archeologica di Libarna.

Info:Associazione Libarna Arteventi | www.scoprilibarna.it[email protected] 329 6484707  – Area archeologica di Libarna |  http://polomusealepiemonte.beniculturali.it/ [email protected] 0143 633420.