È Matteo Gastaldo il terzo pompiere morto nell’esplosione di Quargnento

    0
    6387

    AGGIORNAMENTO DELLE ORE 13

    Il questore di Alessandria esclude la matrice eversiva, tuttavia secondo gli inquirenti l’ipotesi più probabile è che si tratti di un atto deliberato per distruggere gli edifici;  sul posto, infatti nel corso dei sopralluoghi, è stato rinvenuto un timer, si tratta di un innesco rudimentale, che potrebbe essere servito per provocare l’esplosione a distanza delle bombole di gas stivate nella cascina.

    Gli investigatori stanno cercando di capire chi ha compiuto questa azione delittuosa e, naturalmente, le ragioni di questo gesto. Questa mattina è stato sentito anche il proprietario dei due edifici, che fino a un paio d’anni fa erano abitati da lui e dalla sua famiglia, dopo il trasferimento le cascine erano state messe in vendita.

    Sul posto, questa mattina, è arrivata il ministro dell’interno Luciana Lamorgese.

    Due boati nella notte e a Quargnento, paese dell’Alessandrino, inizia l’incubo.

    La tragedia si consuma in via San Francesco d’Assisi, poco distante dal bivio per Fubine. La prima esplosione è avvenuta prima di mezzanotte, la seconda, più potente, un’ora dopo, ed è stata quella che ha provocato il crollo dell’edificio che ha travolto la squadra dei vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di spegnimento e di un cascinale attiguo; bilancio tre pompieri morti, altri due e un carabiniere sono stati estratti dalle macerie e trasportati negli ospedali di Alessandria e Asti.

    I corpi dei pompieri Marco Triches 38 anni e Antonio Candido 32 sono strati recuperati  già nella notte, solo poco dopo le 8 di questa mattina  è stato ritrovato il corpo anche del terzo vigile del fuoco: è Matteo Gastaldo 47 anni di Gavi, padre di una bimba che frequenta le scuole elementari in paese. A Gavi la famiglia gestisce da anni il famoso Bar Matteo situato nel centro storico.

    Nel luogo dell’esplosiobne si sta lavorando per rimuovere i detriti delle due costruzioni crollate che risultano operò disabitate. Sul posto ci sono diverse squadre di soccorritori, il comandante provinciale dei vigili del fuoco Marchioni e il comandante dei carabinieri Lorusso.

    Non si conoscono ancora le cause delle esplosioni che potrebbero essere dovute a una fuga di gas, tuttavia i carabinieri hanno aperto un’indagine sulla pista dolosa.