Al momento i soldi previsti per eliminare l’inquinamento dei terreni in località Fabbricone, a Serravalle Scrivia, vittime anch’essi dell’Ecolibarna, non ci sono poiché quelli stanziati sono stati destinati alla costruzione della cinturazione della zona discariche. Nell’area dove un tempo, fra il 1940 e il 1985, era attiva la Gastaldi Oli Lubrificanti, inquinata da sostanze acide che rischiano di mettere a rischio lo Scrivia con gli acquedotti che da esso si alimentano e per questo dichiarata Sito di interesse nazionale (Sin), è stata conclusa la costruzione del cosiddetto “impianto di sollevamento e adduzione di acque sotterranee di prima falda e successiva gestione”. La Regione, rispondendo a un’interrogazione presentata dal consigliere Paolo Mighetti (M5s) sulla situazione dell’Ecolibarna e in particolare alla località Fabbricone, fa sapere che per l’intervento concluso “è regolarmente in corso la fase di gestione, con periodici prelievi dai serbatoi di stoccaggio e smaltimento delle acque emunte. Il ridotto quantitativo di acque estratte dalla falda è prova dell’efficacia del tratto di setto impermeabile già realizzato a monte dell’area discariche”.

I problemi, di carattere economico, si sono verificati per durante la prosecuzione dei lavori di cinturazione della zona discariche, prevista con un diaframma verticale in cemento. C’è stato infatti un notevole incremento dei costi, superiore ai 5 milioni di euro, causato, tra l’altro, sostiene la Regione, dalla revisione del costo dello smaltimento dei materiali di scavo in discarica, dalla scoperta di ulteriori materiali inquinanti e dall’incremento del costo del cemento per la costruzione dei diaframma. Situazione che ha portato anche a un allungamento dei tempi dell’iter di approvazione del progetto e di aggiudicazione dei lavori, che dovrebbe concludersi entro i primi mesi di quest’anno. I soldi previsti per affrontare il problema del rione Fabbricone, dove abitano numerose famiglie, sono stati per forza di cose spostati per coprire i costi ulteriori per la cinturazione dell’area della ex fabbrica di oli lubrificanti. Il punto 5 dell’accordo di programma stipulato nel 2015 tra Ministero dell’Ambiente, Regione, Provincia e Comune, relativo appunto agli interventi sulle acque sotterranee della zona abitata vicina allo Scrivia, al momento è rimasto lettera morta. La Regione assicura che per il Fabbricone si valuta comunque di portare avanti l’intervento, considerato prioritario, anche grazie ai nuovi fondi previsti dal ministero dell’Ambiente per l’ex Ecolibarna, pari a 7,9 milioni di euro.