“Il ponte di San Giorgio sarà sfregiato da un tubo della rete del metano”

Legambiente Val Lemme scrive a vari enti sull'intervento che riguarderà lo storico manufatto lungo la strada provinciale 160 della Bocchetta

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Ponte san Giorgio: è previsto un guado per i trasporti eccezionali

Siamo venuti a conoscenza che sul ponte di San Giorgio lungo l’importante asse viario della Bocchetta (strada provinciale 160) verrà a breve installato su di un suo fianco un tubo per la distribuzione del metano che avrà un forte impatto visivo sul manufatto“. Comincia così la lettera che il presidente del circolo Legambiente Val Lemme ha inviato al Comune di Voltaggio, alla Provincia e alla Soprintendenza archeologica a proposti dell’intervento previsto sullo storico ponte. “Quest’intervento, oltre ad arrecare un danno paesaggistico, presenta delle problematiche di sicurezza e conservazione in caso di eventuali incidenti. Come ci è stato riferito – scrive Fera -, il progetto ha ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie ed è dal punto di vista formale in piena regola. La condotta che vi verrà installata sarà dunque a vista, andando a impattare in modo significativo il ponte in pietra del XVI secolo. Si andrà così a compromettere visivamente uno dei manufatti più rilevanti presenti lungo questo importante tracciato storico. S’impoverirà ulteriormente il paesaggio con l’innesto di un tubo che in realtà si sarebbe potuto collocare diversamente solo se vi fosse stata la sensibilità necessaria per comprendere la situazione così come ad esempio è stato fatto per l’acquedotto delle Acque Striate o in molti altri casi analoghi in cui si è passati sotto l’alveo del torrente. La bellezza di questo luogo e di tutta la valle – continua il presidente -, di grande pregio ambientale e turistico, verrà ulteriormente compromessa. La Bocchetta ha rappresentato in passato il più importante percorso tra la pianura Padana e Genova. Lungo il suo tracciato, si trovano altri manufatti importanti, uno di questo è il ponte di San Filippo ormai abbandonato da anni, ma che meriterebbe una cura degna di un paese che fosse attento al suo territorio e al suo paesaggio. Constatiamo a malincuore una volta di più che così non è. Scriviamo – conclude – nella speranza che il Sindaco del Comune di Voltaggio, il Presidente della Provincia di Alessandria e il Soprintendente delle Belle Arti possano intervenire con tempestività individuando un percorso alternativo per il passaggio di questa condotta”.