Predosa

In trent’anni non avevano mai scioperato, perché non è mai accaduto, né si poteva immaginare quel che si è verificato ieri mattina in fabbrica. Lo stabilimento 3M Italia Srl ex Grafoplast, leader nella produzione di segnafili elettrici per impianti telefonici ed elettrici, chiuderà a novembre e la dismissione e vendita del materiale a disposizione avverrà entro i primi mesi del 2018. Sono a rischio 43 posti di lavoro, in prevalenza occupati da mamme lavoratrici di Predosa e del circondario, che fanno parte dell’organico da quando l”azienda ex Grafoplast si trasferì a Predosa da Genova. Nel 2008 i Piana cedettero la proprietà alla multinazionale statunitense, che in pochi anni ha dimezzato il numero di dipendenti.

La Divisione Mercati Elettrici di 3M ha annunciato il progetto di uscire a livello globale dal business Sistemi per l’identificazione dei cavi elettrici. Nonostante tutti gli sforzi – fa sapere in una nota 3M Corporation- questo business è rimasto confinato a livello locale senza raggiungere la necessaria rilevanza internazionale. Questo progetto, parte di una più ampia revisione di portfolio europea, in Italia comporta la chiusura del sito produttivo di Predosa. La produzione si arresterà a novembre 2017 mentre il servizio ai clienti proseguirà sino a fine anno. Il management dell’azienda è determinato ad affrontare la situazione, confrontandosi con le Organizzazioni Sindacali, al fine di contenere al massimo l’impatto sociale”.

Si parlerà di ricollocazione, ma le sedi più vicine di 3M in Italia sono in provincia di Milano. Lunedì i dipendenti torneranno al lavoro, sperando nel prossimo incontro con il prefetto di Alessandria e nella proposta sindacale di anteporre la cessione dell’attività alla chiusura, per dare continuità alla produzione e mantenere i posti di lavoro. “Il dialogo è sempre stato rispettoso da parte nostra – raccontano maestranze ed Rsu – ieri di prima mattina davanti all’ingresso è comparso il servizio di sorveglianza, alle 9 è arrivata la convocazione all’incontro in Confindustria e abbiamo pensato che non c’era da aspettarsi nulla di buono, la comunicazione di 3M ce l’ha confermato, non restava altro che scioperare. Non ci arrendiamo: i nostri prodotti sono apprezzati a livello nazionale ed europeo per qualità e sicurezza, si tratta di individuare possibili compratori”.