Sarà ufficialmente inaugurata venerdì 11 agosto alle 20.45, la Biblioteca Civica di Voltaggio che trova dimora nella nuova sede di Via De Rossi, nell’edificio delle scuole, con cui condivide il giardino. Una locazione strategica e accogliente, che darà modo anche agli studenti di fruire comodamente della struttura.

Costata 81mila euro, di cui 18mila per l’acquisizione del locale, 50mila ricevuti da Rfi, quale compensazione per il cantiere del Terzo Valico, spesi per effettuare i lavori edilizi e 13mila euro grazie al contributo della Fondazione Cral di Alessandria, utilizzati per l’acquisto degli arredi e per l’informatizzazione, la Biblioteca ha un patrimonio di 31mila volumi tra narrativa, saggistica per bambini, ragazzi e adulti.

La cerimonia del taglio del nastro, affidata al Vice Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Egidio Rangone, avverrà, tra gli altri, alla presenza, del bibliotecario Mario Marini e naturalmente del padrone di casa, il sindaco Giuseppe Benasso.

La  nuova Biblioteca comunale apre un importante spazio di momenti culturali. Il primo evento si svolgerà immediatamente dopo l’inaugurazione con  la presentazione del libro “Il mio nome nel vento” alla presenza dell’autore, Alessandro Rivali.

Con “Il mio nome nel vento” Alessandro Rivali dà vita, con la sua scrittura poetica e limpida, a una grande epopea famigliare, un viaggio frutto di una ricostruzione basata su documenti della sua famiglia, a cui si ispira da vicino quella immaginaria dei Moncalvi, e sui fatti di un periodo di Storia cruento e cruciale. In alcune delle sue parti più drammatiche i romanzo è ambientato a Voltaggio.

Dalla quarta di copertina: “Notte del 18 luglio 1936. Barcellona brucia. Inizia la guerra civile che porterà al potere Franco. La famiglia italiana Moncalvi, titolare di una delle più rinomate gastronomie della città, tenta la fuga verso l’Italia. A raccontare l’epopea della famiglia è Augusto, “Gutin”, il più piccolo dei fratelli. Dopo un viaggio sospeso tra il sollievo di essere scampati alla violenza, la disperazione per aver lasciato la propria casa e la speranza in un nuovo avvenire, gli occhi sognanti del ragazzo vedranno le meraviglie di Genova, la villa sulle colline di Gavi dove ripareranno, l’incanto della vita nei boschi. Ed è qui che Gutin rimane affascinato da uno zio avventuriero. Ma Augusto resta affascinato anche da una ragazza dai riccioli neri, Laura, con la quale inizia a trascorrere le sue giornate. Quello che gli manca, però, è il coraggio di dichiararle il suo amore. Qualche anno dopo questo piccolo Eden viene spazzato via dai venti della Seconda guerra mondiale. L’adorato zio sceglie di salire sui monti con i partigiani, Laura fugge insieme alla sua famiglia: la vita dei Moncalvi non è più la stessa…