Un inspiegabile silenzio avvolge la vicenda del calanco spianato dalle ruspe a Carrosio nell’estate scorsa. Vicino all’azienda agricola Costa delle vigne una delle caratteristiche conformazioni geologiche, testimonianza della presenza del mare in epoche passate, era stata distrutta per piantare un vigneto, a ridosso del sito di importanza comunitaria (sic) “Calanchi di Rigoroso, Sottovalle e Carrosio”, in fase di istituzione per tutelare le orchidee e altre specie, contrastato dal Comune. La minoranza, a seguito del clamore suscitato dall’intervento, aveva rivolto una serie di domande all’amministrazione comunale dopo che in Consiglio comunale il sindaco Valerio Cassano aveva fornito rassicurazioni sulla regolarità dell’intervento.

Il Consiglio comunale di Carrosio

Il primo cittadino aveva in seguito risposto per iscritto ai consiglieri di opposizione Luigi Traverso, Piero Odino e Gianni Traverso sostenendo che toccava al tecnico dell‘Unione montana Vallemme fornire chiarimenti. Chiarimenti che però non sono mai arrivati dalla scorsa estate, mentre i lavori non sono andati avanti. Così, a febbraio, l’opposizione ha replicato la medesima interrogazione, con la domanda fatidica: “L’interramento del calanco è stato autorizzato esplicitamente?”. L’opposizione ha invitato il sindaco “a non essere elusivo, visto che le domande sono chiare e meritano una risposta esauriente”. Cassano ha risposto a questa seconda interrogazione ribadendo che le risposte spettano al tecnico dell’Unione, che “provvederà quanto prima”, tenendo però conto, ha spiegato ancora il primo cittadino, “dei lutti familiari che hanno colpito il tecnico stesso”.