A ridosso del voto, esattamente il 15 maggio scorso, la giunta comunale di Novi Ligure ha deliberato l’acquisto della serra della ex Vivai Olcese. È l’ultimo atto politico della lunga vicenda che ha visto la maggioranza di centrosinistra più volte a rischio sulla votazione della variante al prg dedicata all’intervento poiché alcuni esponenti del centrosinistra non consideravano conveniente per la collettività questa operazione, con le stesse motivazioni delle opposizioni: il Comune acquisirà una serra da un privato sovradimensionata per le esigenze dell’amministrazione comunale, dotata solo di quattro giardinieri e l’edificio necessita oltretutto di una spesa superiore ai 100 mila euro per essere sistemato. Spesa che il Comune è riuscito poi a evitare grazie all’accordo con la ditta Bodrato, che si farà carico dei lavori in cambio dell’uso delle cubature di un terreno di proprietà del Comune, per ampliare la sua fabbrica situata proprio di fronte all’ex Vivai Olcese. Quest’ultima potrà mutare la destinazione di terreni agricoli e di parte del capannone agricolo di proprietà in produttivo-artigianale senza pagare il previsto contributo straordinario di 120 mila euro, grazie alla cessione della serra.

Il municipio di Novi Ligure

Secondo l’assessore Maria Rosa Serra, come si legge nella delibera di giunta pubblicata pochi giorni fa, “l’interesse pubblico consiste prioritariamente nel recupero di fabbricati a uso agricolo dismessi di cui uno assume, con la variante, una destinazione industriale-artigianale per l’insediamento di una nuova attività artigianale, e l’altro, di uso pubblico, per l’eventuale rilocalizzazione della serra comunale. Conseguentemente, l’interesse consiste nella possibilità del Comune di acquisire la serra agricola per ricollocarvi l’attuale serra comunale, con spazi e strutture più grandi ed efficienti rispetto all’attuale sede (in evidente stato di degrado e di vetustà). Inoltre la ricollocazione dell’attuale serra comunale consentirebbe la soluzione della criticità urbanistica e viabilistica consentendo di fatto il collegamento tra via Don Beniamino Dacatra, via Casteldragone e Viale Caduti di Nassirya”. Ora è arrivata l’autorizzazione della giunta ai dirigenti comunali a stipulare davanti al notaio l’acquisto della serra ex Vivai Olcese, nell’imminenza delle elezioni comunali di domenica. “In Comune – dice il consigliere di minoranza Fabrizio Gallo (M5s) – mi è stato spiegato che si tratta “solo” di un atto di indirizzo, che però, dico io, autorizza l’acquisizione. In queste settimane la giunta Muliere ha approvato numerosi atti del genere, con una certa fretta, oltretutto senza fare alcun comunicato nonostante siano scelte politiche importanti. Se saremo noi a vincere le elezioni senz’altro verificheremo questi atti, a cominciare proprio dalla serra ex Vivai Olcese, valutando anche una possibile revoca”.