Domenica 26 a Novi Ligure, in occasione della Fiera di Santa Caterina in via Garibaldi angolo viale Saffi, dalle ore 10.00 alle ore 19.00 il Movimento Nazionale per la Sovranità allestirà un gazebo per la raccolta firme in favore della legittima difesa e contro la fusione tra ASO e ASL di Alessandria.

“Ci impegnano attivamente su due temi importantissimi per i cittadini – dichiara Marco Botta, commissario regionale del Movimento Nazionale – Il primo è il tema della legittima difesa e ha una rilevanza nazionale, per riaffermare un diritto alla sovranità in casa propria, in particolare rispetto ai tanti episodi di delinquenza che hanno minato la nostra sicurezza, anche all’interno delle mura domestiche. Il secondo è un tema più locale, molto sentito dalla nostra gente, che riguarda la realtà sanitaria che ha già subito troppi tagli e che non può essere ulteriormente mortificata da una fusione che indebolirebbe gli ospedali, come quello di Novi Ligure, e la nostra sanità territoriale” spiega Botta.

“Il MNS comincia da Novi Ligure una campagna di raccolta firme per esprimere la contrarietà all’accorpamento dell’ospedale e l’ASL di Alessandria – sostiene Alessandro Bego, Commissario provinciale MNS – questa azione, se realizzata, comporterà sicuramente una diminuzione dei servizi e delle risorse a disposizione della sanità provinciale, nonché un aumento dei tempi di attesa delle prestazioni sanitarie in tutta la provincia”.

Proprio su questo tema Simone Mantelli, componente della direzione nazionale del MNS e responsabile dell’area novese del Movimento, “abbiamo sollecitato il nostro Consigliere regionale Gian Luca Vignale a esprimere la sua contrarietà nelle aule della Regione. “Alessandria ha già patito i maggiori tagli effettuati dalla giunta Chiamparino e dall’assessore Saitta in Piemonte – sostiene Mantelli – non è possibile programmare una fusione tra ASO e ASL senza un disegno che riguardi l’intera regione. È inconcepibile che questo territorio debba pagare un conto così salato che arrecherebbe danno a tutti coloro che utilizzano i servizi sanitari, soprattutto agli anziani, e determinerebbe una diminuzione degli occupati in campo sanitario. Per questo motivo il 6 dicembre all’Hotel Luxor di Alessandria illustreremo i motivi tecnico – politici della nostra contrarietà alla quale possono partecipare operatori sanitari e cittadini della nostra provincia”.