Ponte san Giorgio: è previsto un guado per i trasporti eccezionali

Dopo le sollecitazioni di Legambiente Val Lemme e di alcuni cittadini, potrebbero arrivare ripensamenti all’installazione di un tubo del metano a fianco del ponte San Giorgio, lungo la strada provinciale 160 della Bocchetta, a Voltaggio. La scorsa settimana il circolo di Legambiente aveva scritto al Comune, alla Provincia e alla Soprintendenza evidenziando “il forte impatto visivo sul manufatto” previsto con il progetto legati ai lavori in corso sul metanodotto tra Molini e Voltaggio. “La condotta che vi verrà installata – ha scritto Francesco Saverio Fera, presidente di Legambiente Val Lemme – sarà a vista, andando a impattare in modo significativo il ponte in pietra del XVI secolo. Si andrà così a compromettere visivamente uno dei manufatti più rilevanti presenti lungo questo importante tracciato storico”. L’associazione aveva ricordato la possibilità, come era avvenuto per altre tubazioni, di passare nell’alveo del Lemme. Il sindaco di Voltaggio, Giuseppe Benasso, ha pubblicato la lettera ricevuta da un gruppo di cittadini. “Con molta tristezza – recita il testo – ho visto deturpare questa splendida valle da numerosi e scellerati interventi architettonici che ne hanno impoverito la bellezza e l’autenticità. Il passaggio di un tubo a fianco di quella che forse è rimasta l’ ultima testimonianza di un ponte bello che resiste da 500 anni mi sembra uno scempio. Vi prego di trovare una soluzione alternativa”. Benasso ha risposto: “Siamo venuti a conoscenza del problema soltanto il 10 luglio scorso, quando mi aveva scritto lo stesso Francesco Saverio Fera…Dalla Provincia ho ottenuto il progetto e l’elenco delle mitigazioni prescritte dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio”. Benasso ha annunciato la convocazione da parte del Comune di una riunione in presenza con destinatari la Provincia, proprietaria della provinciale 160, 2IRete Gas, la società che effettua i lavori, e Legambiente Val Lemme, “per prendere in considerazione eventuali soluzioni alternative“.