La valorizzazione dell’Area dell’Antica Libarna nei progetti degli studenti di architettura.

Saranno presentati al pubblico il 20 febbraio nella sede del Consorzio tutela del Gavi gli elaborati realizzati nell’ambito del seminario “Resilienza e patrimonio”.  

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Libarna antica

L’Area archeologica di Libarna è stata oggetto di studio dagli studenti del corso di laurea magistrale in Architettura del Politecnico di Torino, nell’ambito del seminario “Resilienza e patrimonio”. Le attività didattiche hanno affrontato i temi emergenti connessi alla resilienza del patrimonio coinvolgendo circa 50 studenti che si sono confrontati con il sito archeologico di Serravalle Scrivia e il suo territorio di pertinenza con l’obiettivo di definire scenari di valorizzazione sostenibile.

Teatro di Libarna (Foto Consorzio Gavi)

Il confronto con gli attori locali che si è tenuto lo scorso ottobre a Libarna con la partecipazione dei Comuni di Serravalle Scrivia, Arquata Scrivia e Gavi, della Direzione Regionale Musei Piemonte, del Consorzio tutela del Gavi, di Alexala, del Distretto del Novese, del Serravalle Designer Outlet, dell’Istituto Comprensivo di Serravalle, del Teatro della Juta e dell’Azienda vinicola Ezio Poggio, ha rappresentato un aspetto essenziale per definire criticità e potenzialità e ha permesso di immaginare scenari progettuali trasformando in valore la resilienza del bene culturale in una prospettiva territoriale.

L’obiettivo prioritario è stato quello di permettere alle studentesse e agli studenti di acquisire specifiche competenze rispetto alla costruzione del quadro conoscitivo necessario alle attività progettuali che riguardano un bene culturale e il suo territorio.

Libarna, il teatro.

Il seminario è stato coordinato dalle docenti Michela Benente per la disciplina del Restauro e da Benedetta Giudice e Ombretta Caldarice per le materie di Urbanistica con lo scopo di presentare e discutere, con un approccio interdisciplinare, i temi legati alle innovazioni e alle sperimentazioni in corso per la valorizzazione del patrimonio culturale nel governo del territorio e nei progetti per il patrimonio e per il paesaggio.

I contributi proposti dagli attori locali nelle occasioni seminariali hanno inoltre favorito la riflessione sulle sfide che un sito culturale come quello di Libarna può innescare in relazione alle dinamiche globali che caratterizzano la contemporaneità.

Gli esiti del percorso di studio e ricerca propongono diversi scenari che, declinando il concetto di resilienza, offrono suggestioni su possibili sinergie territoriali.

La presentazione dei lavori agli stakeholders si terrà martedì 20 febbraio alle 14.30 nella sede del Consorzio tutela del Gavi, e sarà sicuramente un ulteriore momento di confronto, riflessione e crescita per studentesse e studenti e non solo.

La carta di Libarna realizzata a inizio ‘900 da Gaetano Poggi

Il seminario ha rappresentato una prima occasione di studio del sito archeologico di Libarna e del suo sistema territoriale, ma anche un punto di partenza per proseguire nelle attività didattiche. Infatti, già a partire dal prossimo mese di marzo gli studenti dell’Atelier “Restauro e conservazione integrata del patrimonio architettonico”, coordinati dai docenti Michela Benente di Restauro, Fabio Giulio Tonolo di Geomatica e Emiliano Matta di Strutture, si confronteranno con Libarna e il suo territorio definendo nuovi scenari progettuali di valorizzazione del sito archeologico.

Gli studenti del primo anno di laurea magistrale in Architettura per la sostenibilità iscritti all’Atelier lavoreranno quindi con una scala di maggior dettaglio e approfondimento affrontando la sfida di rendere il sito di Libarna un luogo che accoglie e valorizza il passato e il presente con uno sguardo verso il futuro.