Il Gavi docg vola nelle vendite ma Gavi ha bisogno della circonvallazione. Anche il Consorzio tutela si schiera a sostegno della nuova strada che eliminerà il traffico dal centro storico con un appello rivolto al presidente della Regione Alberto Cirio, in visita ieri, 9 febbraio, a Gavi, su richiesta dell’amministrazione comunale. Il Consorzio ha ottenuto dalla Regione lo sblocco di tutta la riserva vendemmiale 2021, cioè la quantità di vino, circa 10 mila ettolitri, che supera il limite massimo di produzione di uve per ettaro (95 quintali per ettaro). La riserva, fissata al 20%, consente ai Consorzi di intervenire per mantenere fette di mercato quando il vino sta finendo e anche un equilibrio nei prezzi. Il 2021 è stato un anno di grandi numeri per il Gavi docg: al Consorzio sono arrivate richieste di contrassegni ministeriali dalle singole aziende vitivinicole per 14,7 milioni di bottiglie, cifra record. Così, le vasche nelle cantine si svuoteranno molto presto ed è stato necessario correre ai ripari richiedendo lo sblocco della riserva, che consentirà di arrivare, nei programmi del Consorzio, alla prossima vendemmia con altre 1,3 milioni di bottiglie.

Il presidente del Consorzio di Tutela, Maurizio Montobbio, e l’assessore regionale Marco Protopapa, in vista a Gavi con Alberto Cirio

Durante la visita di Cirio, gli amministratori gaviesi, il sindaco Carlo Massa e il vice Valerio Alfonso, hanno lanciato un appello per la circonvallazione: “Gavi ha un centro storico medievale penalizzato dal traffico, soprattutto dai mezzi pesanti. Potrà avere un futuro solo con la circonvallazione, per la quale servono i fondi”. Il Comune ha infatti a disposizione 180 mila euro per la progettazione, fondi arrivati dallo Stato nell’ambito del Terzo valico. Per la costruzione della strada, con un tunnel sotto il Forte che collegherà la provinciale 161 alle strade per Ovada, Novi e Basaluzzo, servono dai 15 ai 20 milioni. Maurizio Montobbio, presidente del Consorzio tutela del Gavi, ha spiegato: “Gavi ha grandi ambizioni turistiche grazie al vino, arrivato a quasi 15 milioni di bottiglie, e al suo territorio. Il Comune sta già facendo molto per i parcheggi ma la circonvallazione è davvero importante sia per il turismo sia per il trasporto dei vini per le aziende del settore. La parte pubblica ci dia una mano a fare di Gavi una seconda Barolo e farci diventare come le Langhe”. Anche il presidente della Provincia, Enrico Bussalino, ha confermato che “Gavi è il fiore all’occhiello del nostro territorio”. Cirio, primo presidente della Regione in visita a Gavi, ha risposto ricordando le grandi potenzialità del territorio gaviese: “Torino ha bisogno di realtà come Gavi, molto simile ad Alba, la mia città, da questo punto di vista. Io bevo il Gavi, un vino eccellente, buono e di qualità e ben promosso, legato al territorio, che deve saper promuovere al meglio i suoi prodotti come deve fare tutto il Piemonte dalle Langhe al Monferrato”.