Sulla carta è ancora vietato andare a fare il bagno lungo o torrenti della zona infetta dal Psa. Solo il Comune di Mornese ha emanato un’ordinanza come richiesto dalla Regione anche se il provvedimento non ha recepito in toto quando stabilito dai dirigenti regionali. Indica infatti il Rio Roverno e il Rio Moncalero per il loro intero come corsi d’acqua balneabili e impone il parcheggio degli automezzi solo su asfalto ma nulla dice rispetto alle prescrizioni contestate, cioè, in particolare, l’installazione di erogatori di disinfettante (con controlli sulla quantità contenuta) per le scarpe e di contenitori per i rifiuti, attività difficili da mettere in pratica specie nel territorio appenninico. L’ordinanza riprende quanto già stabilito per la deroga al trekking, cioè la disinfezione delle scarpe o il loro cambio in autonomia da parte dei cittadini in alternativa all’utilizzo di copriscarpe. “L’ordinanza di Mornese – spiega Andrea Barisone, sindaco di Molare – è l’unica emanata finora. Si rifà a quanto disposto dalla Regione Liguria e non risponde però del tutto alle prescrizioni del Piemonte. Per Molare, l’obbligo di parcheggiare sull’asfalto significa intasare la provinciale per Olbicella.

L’Orba a Molare (foto dal sito mapio.net)

La fornitura dei copriscarpe da parte dei Comuni così come l’installazione dei dispenser per il disinfettante e dei contenitori per i rifiuti sono fuori luogo: vorrebbe dire, per il secondo aspetto, vedere chissà quanti rifiuti abbandonati. Restano prescrizioni impossibili da mettere in pratica: non si può firmare un’ordinanza in queste condizioni”. I sindaci, attraverso la Provincia, hanno chiesto un incontro alla Regione. Intanto, la peste suina africana si sposta sempre più verso Ovest. Gli ultimi tre cinghiali uccisi dal virus sono stati scoperti a Rocca Grimalda (due carcasse) e a Morbello, Comune che si trova vicino al cantiere della recinzione anti Psa in costruzione tra Ponzone, Cassinelle e Molare e al tracciato del secondo lotto, programmato tra Ponzone e Acqui Terme e ancora da avviare. L’Istituto zooprofilattico di Torino ricorda che in casi in totale sono 160: 102 in Piemonte, 58 in Liguria.