Via libera all’impianto di trattamento rifiuti proposto nella ex Sapsa Bedding, a Silvano d’Orba, dal gruppo Benfante di Genova. A fine dicembre, secondo il proponente, lo stabilimento della Refuel inizierà la fase sperimentale per avviare l’attività nel 2021. L’ok è arrivato ieri, 15 settembre, in conferenza dei servizi, nonostante un numero consistente di no da parte di Comuni e associazioni del territorio ovadese, fra i quali non figura il Comune di Silvano d’Orba. I pareri negativi erano arrivati dalle Aree Protette dell’Appennino Piemontese, dalle amministrazioni comunali di Ovada, Lerma e Tagliolo nonché dal Consorzio dell’Ovada Docg, da Legambiente Ovadese, dall’Associazione per la tutela della valle del Piota e il Carp di Novara.

L’ex Sapsa Bedding

Favorevoli, seppure con prescrizioni, Arpa, Asl e Provincia. Quasi certo l’avvio di una battaglia legale contro l’autorizzazione all’impianto, come annunciato dall’associazione per la tutela della valle del Piota. Legambiente Ovadese sottolinea come l’ok alla lavorazione di 140 mila tonnellate annue di rifiuti per produrre il “carbone verde” violi le norme di attuazione del piano regolatore di Silvano d’Orba, che vietano l’insediamento nella zona industriale della Caraffa di industrie insalubri. La Refuel rientra in questa categoria, sottolinea l’associazione, per via della quantità di polveri prodotta.