Prima la Regione autorizza il proliferare le slot machine, poi boccia le leggi sottoscritte dai cittadini per ridurle e infine stanzia 1 milione per dire che il gioco d’azzardo è pericoloso. La denuncia arriva dal consigliere regionale 5 Stelle Sean Sacco, firmatario di un’interrogazione rivolta alla giunta Cirio, promotrice della legge del 2021, sostenuta da Lega, Fi e Fdi che ha cancellato quella più restrittiva del 2016. Così, solo nell’ultimo anno sono nati oltre 1.000 nuovi locali con slot machines in tutto il Piemonte. Migliaia di persone possono così rovinarsi al gioco ma legalmente, in nome dei posti di lavoro. La maggioranza di centrodestra ha sempre sostenuto infatti che c’era da salvare l’occupazione nel settore del gioco d’azzardo. “Secondo le stime riportate dal sito ufficiale “Non è un bel gioco” – sostiene Sacco – dal 1° gennaio 2023 ad oggi alle ore 12, in Piemonte sono stati persi nel gioco d’azzardo circa 540 milioni di euro, cifra che potrebbe essere di gran lunga più alta. Eppure, grazie alla legge regionale 9/2016 di contrasto al gioco d’azzardo il Piemonte era una delle Regioni più virtuose d’Italia. Solo qualche settimana fa, invece, la maggioranza di centrodestra ha rigettato al mittente le due proposte di legge di iniziativa popolare sulla prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico, una delle quali accompagnata da circa 12mila firme dei piemontesi che io stesso ho aiutato a raccogliere e certificare”. Sacco nell’ultima seduta del Consiglio regionale ha presentato un’interrogazione per conoscere a quanto ammonta il finanziamento della campagna promossa dalla Regione Piemonte “Perdere tutto non è un bel gioco”. “Le risorse impegnate a tutt’oggi per le innumerevoli azioni inerenti il Piano di comunicazione istituzionale – ha risposto l’assessore regionale Luigi Icardi – ammontano a euro 1,08 milioni. Si tratta delle somme previste in attuazione del “Piano regionale per il contrasto, la prevenzione, la cura e la riabilitazione del Gap”, degli indirizzi per le azioni di comunicazione, informazione ed educazione finalizzate alla sensibilizzazione della popolazione sul gioco d’azzardo patologico”.  Secondo Sacco, che ha replicato, si tratta di una scelta “ipocrita”, perché a suo avviso “da un lato hanno deciso di liberalizzare il gioco d’azzardo, dall’altro hanno lanciato una campagna di sensibilizzazione da oltre 1 milione di euro a fronte di un volume d’affari per il gioco d’azzardo di circa 8 miliardi di euro. Tradotto: la maggioranza di Cirio continua a tutelare gli interessi della lobby del gioco e ignora migliaia di famiglie che fanno i conti tutti i giorni con le conseguenze di questa terribile dipendenza”.