Un pezzo della Radimero scarl, la società che ha vinto l’appalto per lo scavo del tunnel del Terzo valico verso Genova nel cantiere di Radimero (Arquata Scrivia), è nelle mani di Salini Impregilo, detentore della maggioranza del Cociv, il consorzio che ha assegnato lo stesso appalto. Alla fine dello scorso anno ha infatti preso il controllo della Seli Overseas di Roma, uno dei due soci della Radimero Scarl, attraverso la società Seli Tunneling Denmark. L’altro socio è la Toto Costruzioni di Chieti. Non solo: a dicembre, la Seli Overseas ha acquisito il ramo di azienda gallerie di Grandi Lavori Fincosit, società che lavora anche nei cantieri del Terzo valico di Serravalle e Voltaggio del Terzo valico. Non è dato sapere se ci sia questa situazione, in cui il socio di maggioranza del consorzio che svolge il ruolo di stazione appaltante diventa “titolare” delle imprese appaltatrici, alla base dello scontro in atto tra la Seli Costruzioni e la Toto Costruzioni, che sta facendo rallentare i lavori di scavo proprio a Radimero.

Tra le due società ci sono infatti dei “contrasti”, secondo il presidente dell’Osservatorio ambientale del Terzo valico, Claudio Coffano. La lite potrebbe risalire alle difficoltà emerse nell’autunno scorso, quando gli operai del cantiere scioperarono per diversi giorni per via del ritardo dei pagamenti degli stipendi. In quell’occasione, la Toto Costruzioni annunciò a sua difesa: “Abbiamo impiegato nel progetto oltre 8 milioni di euro tra finanziamenti diretti e garanzie prestate in favore di terzi nell’interesse della Radimero scarl. La compagine societaria a oggi è titolare nei confronti del proprio committente di crediti per un valore superiore agli 11 milioni di euro”. Il committente era il Cociv, che ha però respinto l’accusa. Resta il fatto che le tensioni difficilmente saranno finite dopo che, proprio in quelle settimane, Salini Impregilo ha fatto propria la Seli Overseas in usufrutto tramite la Seli Tunneling Denmark. Così, in questi mesi, le due talpe meccaniche di Radimero si sono fermate più volte e nel cantiere, secondo il sindacato, lavorano appena settanta operai, la metà di quelli previsti in questo periodo.