Per la sicurezza lungo la strada di Valle, a Gavi, hanno firmato in quasi 700 ma tanti gaviesi, secondo il comitato promotore, hanno mostrato indifferenza o addirittura l’avversione. La petizione era stata lanciata a ottobre, dopo che il mese prima, nel rettilineo tra il convento e l’incrocio per Pratolungo, era avvenuto l’ennesimo incidente mortale in questo tratto di strada dove, a dieci anni circa dall’ultimo grave incidente, non era stato fatto quasi nulla per evitare altri episodi del genere: né autovelox, né controlli, nessun rotonda rotonda e tanto meno l’atteso marciapiede, proprio gli interventi che richiede ora la petizione, consegnata ieri mattina nel municipio gaviese, all’attenzione del sindaco Rita Semino, e spedita anche ad Alessandria alla Provincia e alla Prefettura. “A ottobre – dice Massimiliano Schilirò, portavoce del comitato – sono stati disegnati due attraversamenti pedonali, all’altezza del centro commerciale Gulliver e della strada per Malvicina e ci sono stati alcuni pattugliamenti dei carabinieri. Purtroppo la speranza che si trattasse di un’azione coordinata e duratura non è diventata realtà”.

Le strisce pedonali in Valle

Per questo, il comitato ha proseguito nella petizione, sottoscritta da 660 cittadini, dei quali 380 residenti a Gavi e gli altri nei paesi limitrofi. Spiega Schilirò: “Ci siamo accorti che in una larga fetta della popolazione gaviese domina l’indifferenza o addirittura l’avversione a qualunque iniziativa utile a incrementare la sicurezza. Per dirla in altre parole: a tanti la situazione attuale va bene così, perché l’effettivo rispetto del limite e di altre norme di sicurezza stradale significherebbe un rallentamento nel transito in Valle. Ringraziamo le persone che hanno sostenuto l’iniziativa in forma privata o raccogliendo firme nei loro negozi. Da loro e da tanti altri cittadini incontrati in questi mesi abbiamo sentito forte e chiaro un messaggio importante: la sicurezza – conclude Schilirò – viene al primo posto e bisogna finalmente fare qualcosa per migliorare la situazione”. Il comitato ora attende un incontro con il sindaco di Gavi e il presidente della Provincia, Gianfranco Baldi, per valutare le proposte contenute nella petizione.