Secondo la Regione, il 23 dicembre, a due giorni da Natale, l’approvazione da parte del Cipe degli undici progetti presentati dai Comuni interessati dal Terzo valico e da finanziare con i fondi del Patto per il territorio sarà solo una formalità. I ministri economici e delle infrastrutture del governo (il Cipe, per l’appunto), dopo la seduta preliminare dell’altro giorno, dovrebbero dare l’ok ai 60 milioni che andranno a una serie di svariate opere che, solo sulla carta, a questo punto, dovrebbero essere legate al Terzo valico. Soldi destinati al territorio per cercare di alleviare i pesanti disagi causati dai cantieri e i rischi per la salute. Il sollecito rivolto al premier Gentiloni il 20 novembre scorso a Volpedo dai sindaci sembra aver ottenuto una risposta positiva. Dell’intero stanziamento per il Patto, 49 milioni devono essere assegnati a un progetto complessivo non ancora definito, come spiega il sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere: “Su questo punto non è stato presentato ancora nulla di ufficiale”. Difficile infatti mettere d’accordo tutti i sindaci: si parla di turismo e di logistica, con i piccoli Comuni che temono che la maggior parte dei fondi finiscano nei centri zona. Il commissario del Terzo valico, Iolanda Romano, promotrice del Patto, ha di fatto demandato alla Regione il tentativo di mettere d’accordo gli amministratori. Il Cipe, quindi, secondo la Regione, il 23 dicembre approverà un “non progetto”.

Gavi, Villa Torlonia e la strada delle Colombare

Poi ci sono gli 11 milioni di euro: un milione di euro per ogni Comune (Alessandria, Tortona, Novi Ligure, Pozzolo, Gavi, Serravalle, Arquata, Vignole, Voltaggio, Carrosio, Fraconalto). Qui i progetti ci sono già ma per alcuni è davvero difficile trovare un legale con il Terzo valico. Su tutti, gli interventi richiesti da Carrosio, che ha chiesto di sistemare l’ex bar centrale e di terminare la ristrutturazione dell’ex asilo Santa Croce. Alla base c’è una vecchia convenzione tra il Comune e l’Università di Genova riferita al Geosito dei due mari, la roccia vicina al paese utilizzata come riferimento dai geologi per misurare le ere geologiche. L’amministrazione comunale con questi fondi vuole creare gli spazi per gli studenti previsti dall’accordo e altro. Fraconalto vuole sistemare le frane lungo le strade comunali, installare una nuova illuminazione e le tv spia. Voltaggio rifarà le strade del centro storico e l’acquedotto. Gavi ha chiesto la rotonda presso il centro commerciale Il Forte, lungo la provinciale 161, dove effettivamente passano i camion del Terzo valico, ma anche di asfaltare la strada delle Colombare, che non c’entra nulla con il traffico pesante della Grande Opera. Per Arquata Scrivia in programma la riqualificazione di via Roma, viale Italia, via Serravalle e via Libarna oltre a un’area mercatale. La pulizia del canale scolmatore parallelo alla provinciale 140 per Vignole Borbera, una rete di drenaggio delle acque dalla ferrovia storica allo Scrivia e la sistemazione della viabilità in paese a Serravalle, Tortona invece vuole mantenere le strade alternative tra Rivalta Scrivia e la provinciale per Alessandria, necessarie alla cantierizzazione del Terzo valico. Alessandria punta su una pista ciclabile lunga 13 km lungo i fiumi, spazi del municipio e viabilità migliori a Pozzolo. Novi Ligure invece vuole realizzare la regimazione delle acque tra Barbellotta, Basso Pieve e Merella, lungo la futura linea di valico.

I binari della stazione di Novi Ligure

L’altra richiesta ribadita il 20 novembre al premier Gentiloni era la cancellazione dello Shunt, la deviazione della linea del Valico verso Alessandria, prevista tra Novi e Pozzolo. L’amministrazione novese da diversi anni ha proposto di far transitare i treno della nuova linea in città per farli arrivare a San Bovo e riattivare così lo storico scalo merci. Manca solo l’ok del Cipe alla modifica del progetto definitivo del 2006 ma la seduta del 23 dicembre non ha all’ordine del giorno questo punto. E le elezioni di marzo si avvicinano. “Nei prossimi giorni il tema dovrebbe essere inserito fra quelli in approvazione – dice Muliere -. Uso il condizionale ma sono fiducioso”.