Il Pronto soccorso dell'ospedale di Novi Ligure

“La salute è un diritto fondamentale. Non deve essere né un privilegio né una concessione. Le liste d’attesa sono il sintomo più evidente della precarietà della sanità pubblica in Piemonte e proprio da questo intendiamo partire per curare l’intero sistema, perché anche il tempo è salute”. Lo afferma il Segretario regionale del Partito Democratico Domenico Rossi, presentando la campagna Stop Liste d’Attesa: una petizione on line, ma anche banchetti nelle piazze e presso i luoghi di cura per dar voce ai cittadini e costruire insieme un’alternativa che passa da proposte precise. “La situazione attuale è inaccettabile e  tradisce  lo spirito dell’articolo 32 della costituzione, oltre che della legge  833 del 1978 ispirata a valori di  universalità, uguaglianza ed equità. Siamo lontanissimi da tutto questo. Una legge, ricordiamolo, voluta da Tina Anselmi, partigiana e prima donna ministro della storia repubblicana”.  “Dietro l’indebolimento della sanità piemontese e del Sistema Sanitario Nazionale – aggiunge il segretario Dem – c’è un chiaro disegno che favorisce la crescita del privato. La previsione del Governo di investimento del 6,2% del Pil sulla sanità, unita alla riforma fiscale che costerà fino a 10 miliardi di euro in termini di mancate entrate va nella direzione di ridurre investimenti sulla scuola, il trasporto pubblico e, appunto, la sanità. Un disegno come questo dopo la pandemia da Covid19 è inaccettabile. Gli investimenti in politiche di salute non solo non sono un costo, ma sono presupposto anche di ogni benessere sociale ed economico perciò, con questa petizione facciamo delle proposte concrete ad ogni livello”. Il Pd ricorda liste di attesa di 8 mesi per una visita oculistica e fino a luglio 2025 per una colonscopia. Info sulla petizione sul sito https://www.stoplisteattesa.it/