Luigi Albertelli è morto venerdì 19 febbraio, a 86 anni, a Tortona, la sua città. In cinquant’anni di carriera, aveva scritto brani per Mia Martini, Mina, Milva e associato il suo nome a canzoni che hanno vinto il Festival di Sanremo (come «Zingara», interpreti Bobby Solo e Iva Zanicchi, del 69, e «Io mi fermo qui», del 70, cantata da Donatello in coppia con i Dik Dik).
Intere generazioni lo ricorderanno però soprattutto per alcune indimenticabili sigle televisive. Come quella di Daitarn III, per cui in novembre è uscita una versione elettronica, o quella di «Furia», cantata da Mal, e poi Ufo Robot, Capitan Harlock e molte altre.
Fu anche un campione di atletica leggera e insegnante di Educazione fisica alla scuola media di Tortona negli anni 60-70, quando dava del “lei” a tutti, inflessibile con il suo rituale rimedio di cento flessioni a chi non rigava dritto. Preferiva essere chiamato Prof perchè – diceva – «chi ha insegnato rimane prof per sempre». I suoi alunni ricordano ancora quando si presentò in palestra il lunedì dopo aver vinto Sanremo con «Zingara». I ragazzi lo avevano accolto cantando il ritornello. Lui si arrabbiò e li punì con le flessioni.
Con grande emozione nel 2017 aveva ricevuto il premio «Grosso d’Oro» con cui la Città di Tortona ha reso omaggio alla sua straordinaria carriera.
I funerali saranno celebrati in forma privata domani, lunedì 22 febbraio, alle 16, nella Cattedrale di Tortona.