Animali nelle piazze della Val Borbera  per festeggiare Sant’Antonio Abate

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Una tradizione che si rinnova annualmente nel giorno dedicato a Sant’Antonio Abate, il santo legato alla fertilità della terra, che combatte il diavolo.  Nel giorno della sua festa liturgica, il 17 gennaio, si benedicono le stalle e si portano a benedire gli animali domestici; Antonio venne rappresentato in varie opere d’arte con ai piedi un maiale.  Secondo un’antica leggenda la notte tra il 16 e il  17 gennaio gli animali possano parlare.  

Ieri 17 gennaio, in Val Borbera gli amici a quattro zampe si sono ritrovati nelle piazze di Albera Ligure e Rocchetta Ligure per ricevere le benedizioni impartite da Padre Dante.

Come di consueto i cavalli con i loro cavalieri si sono dati appuntamento a San Nazzaro, per poi arrivare in corteo nel piazzale antistante il Municipio di Abera, dove ad attenderli, tra pizze e focacce, c’erano  tante persone accompagnate dai loro amici pelosi: cani e gatti, ma anche galli e galline, per nulla spaventate da tutto quel chiacchiericcio e dalla musica popolare de “Gli Spunciaporchi”   . L’allegra compagnia coordinata dal gruppo escursionisti equestri CaValBorbera,  si è poi spostata in Piazza Regina Margherita a Rocchetta Ligure, qui i partecipanti sono stati accolti da una seconda mangiata e naturalmente …bevuta. Un banchetto, gestito da volontari ha raccolto fondi il cui  ricavato sarà utilizzato per il contenimento delle colonie feline e per combattere il randagismo, che proprio grazie al volontariato e alle  associazioni, che operano in diversi  Comuni della Valle, stanno permettendo gli interventi di assistenza, sterilizzazione e adozione dei gatti che diversamente prolifererebbero in situazioni di abbandono nei paesi. La meta è  stata poi Cantalupo Ligure per un aperitivo.

Infine, pranzo e cena di Sant’Antonio, nello storico ristorante Da Bruno di San Nazzaro, sempre in compagnia de “Gli Spunciaporchi”, una festa che si è protratta fino a notte fonda.

(foto Carlo Pianzola)