Saranno i dialetti l’argomento della serata in programma oggi, 11 marzo, a Bosio, nella sede dell’Ente di gestione delle Aree protette dell’Appennino piemontese, presso l’ex asilo del paese. Dalle 20,30, con “Tutte le lingue del mondo”, verranno messe a confronto le numerose iniziative culturali che negli ultimi anni si sono focalizzate sullo studio e sulla valorizzazione dei dialetti locali. L’evento, ricordano dalle Aree protette, “che si inserisce nel più ampio progetto “Donne d’Appennino”, con un esplicito richiamo al ruolo educativo delle donne nella trasmissione della cultura immateriale e della lingua madre, si pone l’obiettivo di evidenziare l’importanza della conservazione delle parlate minoritarie, aspetto rilevato anche dall’ONU, promotore della “Giornata internazionale della lingua madre”, celebrata lo scorso 21 febbraio”. Riconoscere l’importanza della lingua madre e quindi del multilinguismo, infatti, , dicono ancora da Bosio, “significa preservare una vera e propria biblioteca di informazioni che, alla stregua della biodiversità in ambito naturalistico, è costantemente a rischio di estinzione. I nostri dialetti, lingua madre fino a qualche decennio fa, sempre più raramente vengono trasmessi alla nuove generazioni ma, nonostante la loro scarsa vitalità, sono un volume prezioso di questa ricchissima biblioteca; ecco perché la loro conservazione, con forme e modalità forse ancora da definire, deve diventare un’operazione prioritaria anche a livello locale”. Tra i numerosi interventi, quelli di Claudia Alessandri sullo studio etnolinguistico sul Parco delle Capanne di Marcarolo, e di Gianni Repetto con il suo Atlante toponomastico di Capanne di Marcarolo, oltre a Bruno Arecco, che presenterà il suo vocabolario del dialetto di Gavi. Inoltre, Mario Marini parlerà del dialetto di Voltaggio e la Compagnia dialettale di Bosio interverrà sul tema “Il teatro dialettale e la nostra gente”.