“Il Ponte San Giorgio salvato dallo scempio del metanodotto”.

Voltaggio: Legambiente comunica l’esito del sopralluogo con tutti gli enti dopo le segnalazioni del possibile sfregio rappresentato dalla tubazione prevista a fianco del manufatto.

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Ponte san Giorgio: è previsto un guado per i trasporti eccezionali

Il ponte per ora è salvo. Ha prevalso il buon senso”. Il presidente del circolo Legambiente val Lemme, Francesco Saverio Fera comunica l’esito della battaglia intrapresa dall’associazione per tutelare il ponte di San Giorgio, lungo la strada provinciale 160 della Bocchetta, tra Voltaggio e Molini. Legambiente il 20 luglio aveva scritto al sindaco, al presidente della Provincia e alla Soprintendenza alle Belle Arti per segnalare “che sul ponte in pietra, realizzato lungo questo importante asse viario, si sarebbe dovuto installare, su di un suo fianco, una tubazione per la distribuzione del metano, andando così a creare un forte impatto visivo sul manufatto e una situazione di pericolo per la conservazione del bene stesso. L’intervento che si era programmato – spiega Fera -, oltre ad arrecare un danno architettonico e paesaggistico, presentava delle problematiche di sicurezza e conservazione in caso di eventuali manomissioni dolose o incidenti non così infrequenti per la natura del gas trasportato. La condotta – continua – aveva ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie ed era dal punto di vista formale in piena regola per essere realizzata mediante il fissaggio sul fianco nord – quello maggiormente in vista – con delle staffe metalliche. Il ponte ad arco, si sarebbe così trovato a essere alterato da un intervento sciatto come se si fosse trattato di addossare una tubazione in un cavedio nascosto dalla vista di tutti o ad un impianto industriale. Questo atteggiamento purtroppo non è infrequente nell’impiantistica o nelle infrastrutture in Italia, non c’è quasi mai un’attenzione alla qualità architettonica o paesaggistica qualora si realizzi una strada o un’attrezzatura tecnica necessaria”. Fera ricorda: “A Voltaggio, ad esempio, ricordiamo il recente quanto sgraziato intervento della cabina elettrica sistemata con l’autorizzazione di tutti g li enti preposti e con il beneplacito dell’Amministrazione Comunale, di fronte al Ponte Romano, che è uno dei luoghi più frequentati dai turisti e dove tutti si fermano ad ammirare, fotografare o dipingere il paese”.

Uno scorcio di Voltaggio

Nel sopralluogo di ieri, 27 luglio, presso il ponte, erano presenti all’incontro, una funzionaria della Soprintendenza, il vicesindaco di Voltaggio, i rappresentanti della concessionaria della rete gas e un nostro socio, assente, seppur convocata la Provincia di Alessandria. “Col sopralluogo – dice ancora Fera – si è deciso di interrare il tubo, il ponte per ora è salvo. Ha prevalso il buon senso, ma rimane l’amaro del pensiero che si sia dovuti uscire pubblicamente per smuovere la situazione. Situazione che si era segnalata al sindaco, ricevendo come risposta che era tutto in regola, punto. Amministrare la cosa pubblica è sicuramente un mestiere molto difficile e possono sfuggire molte cose di mano, ma così non è per il caso del ponte. Anche dopo la nostra segnalazione, per il Sindaco tutto sarebbe dovuto rimanere come autorizzato. Nessuna preoccupazione verso un bene architettonico e paesaggistico delle nostre zone. Chi dobbiamo ringraziare per il risultato ottenuto? Per educazione, ringraziamo sicuramente tutti quelli che si sono attivati affinché l’ennesima bruttura non si compisse sul territorio, ma sinceramente avremmo preferito non trovarci in questa situazione ritenendo che la salvaguardia del paesaggio e delle sue architetture dovrebbe essere patrimonio comune. Questo se non altro perché la bellezza del territorio, compresa e apprezzata maggiormente da chi vi viene in vacanza piuttosto che da chi vi abita, potrebbe essere una fonte di reddito se effettivamente coltivata con attenzione e cultura.