Le scuole di Voltaggio

Servirà un nuova seduta del Consiglio comunale per approvare l’acquisizione dell’edificio che ospita le scuole di Voltaggio da parte del Comune. L’immobile è proprietà della Fondazione De Ferrari Galliera di Genova e fa parte del lascito della duchessa, che nell’Ottocento permise al paese di avere il ricovero di Sant’Agostino e per l’appunto le prime scuole. La scorsa primavera era stata trovata un’intesa: per avere l’edificio scolastico e poter quindi eseguire gli interventi necessari (a cominciare dall’antisismico) il Comune rinuncia all’accordo con la Fondazione riferito alla realizzazione di un condominio assistito per anziani nelle vecchie stalle del Sant’Agostino e a 29 mila euro di oneri di urbanizzazione da incassare per i lavori eseguiti nello storico edificio, recuperato dalla Fondazione per ospitare gli operai del Cociv in affitto.

Il Consiglio comunale di Voltaggio ieri sera

“Alcuni beni legati alle scuole – ha spiegato il sindaco Michele Bisio ieri sera in Consiglio comunale – come il vecchio negozio e gli orti sono purtroppo rimasti fuori dall’accordo per questioni legate al valore della transazione (250 mila euro) sollevate dal notaio. La scuola finora è stata in usufrutto gratuito al Comune senza però poter partecipare ai bandi pubblici per ottenere fondi per il risparmio energetico e l’antisismico, che richiedono la proprietà dell’immobile. Con il voto di stasera l’operazione, speriamo, potrà essere chiusa entro l’anno”. Bene l’acquisizione della scuola, secondo la minoranza, ma troppi dubbi sul complesso dell’operazione. “Rinunciando al condominio assistito – ha detto il consigliere Lorenzo Repetto – la Fondazione non rispetta le volontà delle duchessa, che aveva lasciato i suoi beni per l’assistenza e per l’istruzione”. Il capogruppo di opposizione Giuseppe Benasso ha proposto di sospendere l’operazione per proporre alla Fondazione altre soluzioni che evitino di perdere del tutto quanto richiesto dalla duchessa e tutelino il futuro del Sant’Agostino come edificio assistenziale.

I locali del Sant’Agostino ristrutturati per il personale Cociv

Bisio ha però respinto la proposta, ricordando che “la fondazione ha speso 1,7 milioni di euro per salvare il Sant’Agostino, realizzando 46 camere per il Cociv, operazione che l’ha messa in difficoltà, tanto che ci sono debiti per 700 mila euro con le banche e poche decine di migliaia di euro in cassa. Non possiamo mettere a repentaglio il futuro della Fondazione. Con la transazione si fa in modo di tutelare anche le volontà della duchessa e ci sono altri progetti legati all’assistenza per Voltaggio. I vostri – ha concluso il sindaco rivolgendosi alla minoranza – sono solo sogni irrealizzabili, visto che in Piemonte c’è un esubero enorme di posti letto”. Impossibile quindi pensare a qualcosa legato all’assistenza nel Sant’Agostino. A quel punto, l’opposizione ha deciso di lasciare la sala consiliare, facendo mancare il numero legale, visto che nella maggioranza mancavano tre consiglieri (Ottonello, Guido e Simonelli). Il sindaco ha convocato nuovamente il Consiglio per domani mattina, domenica, alle 10,30.