Niente camion del Terzo valico in Val Lemme se prima non verrà completato l’allargamento della galleria della Crenna, tra Gavi e Serravalle Scrivia. La richiesta fatta a suo tempo dalla Provincia durante l’iter di approvazione dell’aggiornamento del Piano del traffico della grande opera viene citata nella delibera della giunta regionale che ha dato l’ok al progetto del Cociv con una lunga serie di prescrizioni. Alcune di esse sono definite “inderogabili” nella delibera, per altre invece si chiede al Cociv di confrontarsi con la Provincia, proprio come nel caso della viabilità in Val Lemme, che rischia di andare in tilt. Il numero dei camion generato dai cantieri del Terzo valico crescerà con l’avvio dello scavo del tunnel verso Genova, previsto a inizio 2018. A quella data, secondo lo stesso Cociv, la galleria della Crenna non sarà ancora allargata.

La strada comunale della Crenna a Serravalle Scrivia

Le aziende incaricate dal consorzio, infatti, opereranno lungo la provinciale 161 a partire dal prossimo 21 agosto sia sul cantiere del ponte sul Neirone sia su salita Crenna, strada comunale che deve essere allargata entro il 2018 per sopportare tutto il traffico della vallata durante la chiusura della galleria sottostante. Quest’ultimo cantiere terminerà, sempre secondo il Cociv, nel 2020, quando lo scavo del tunnel di Valico sarà partito da quasi due anni. Il consorzio sostiene che tutto il traffico pesante generato dal cantiere di Voltaggio potrà finire su salita Crenna ma i dubbi da parte della Provincia non mancano, tanto che aveva per l’appunto imposto di impedire il transito dei camion sulla 161 finché il tunnel tra Gavi e Serravalle non sarà adeguato. Richiesta ribadita anche da vari sindaci della Val Lemme.

I camion del Cociv in uscita dal cantiere di Castagnola
I camion del Cociv in uscita dal cantiere di Castagnola

La Regione guidata dal Pd, partito favorevole al Terzo valico, ha però scelto di non imporre nulla al Cociv, chiedendo solo di discutere con la Provincia. Stessa cosa per la provinciale 163 della Castagnola. La Provincia aveva stabilito che “l’utilizzo del percorso che prevede la 163 “della Castagnola” è vincolato all’ultimazione dei lavori di ripristino della frana della “Carbonasca”. In caso contrario i mezzi non potranno circolare sulla suddetta tratta”. Anche in questo caso, una richiesta fatta nell’interesse della sicurezza lungo le strade del territorio, visto che il transito dei camion del Cociv su una frana in corso di sistemazione mette a rischio l’intervento. Nessuna imposizione neppure sulla richiesta di far utilizzare ai camion in uscita dal cantiere di Castagnola le provinciali 7 e 35, nel territorio di Ronco Scrivia, per arrivare ai siti di deposito dello smarino, e quindi non la provinciale 163.