Lavoratori Iperdì sempre nello sconforto anche dopo l’indecifrabile incontro al Mise

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Una protesta dei dipendenti davanti all'Iperdì

Un caos camuffato, quello relativo alla spinosa situazione dell’Iperdì di Novi, e di conseguenza per tutte le realtà commerciali connesse con la GCA (Gruppo commercianti associati – General Market).

Ieri alle 14 c’è stato l’incontro al Mise (Ministero per lo sviluppo economico) tra il sottosegretario Davide Crippa e i responsabili delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil.

Esistono, infatti, due diverse interpretazioni del lungo colloquio, conclusosi verso sera. Un aè quella di Crippa e l’altra quella dei sindacati. Lasciamo ai nostri lettori la corretta interpretazione (ammesso che ciò si possa fare). Di sicuro, i lavoratori novesi dell’ormai ex Iperdì, non troveranno motivi di conforto.

 

“Sono stati compiuti passi in avanti verso la soluzione della crisi aziendale – ha dichiarato Crippa sul sito Mise stamattina – e lunedì prossimo è previsto uno specifico tavolo presso il Ministero del Lavoro, per avviare la procedura di cassa integrazione reintrodotta su proposta del Ministro Di Maio nel Decreto Emergenze attualmente in corso di conversione in Parlamento.

Ho chiesto, inoltre, all’azienda – ha aggiunto Crippa – di procedere al più presto al pagamento degli stipendi arretrati per tutti i lavoratori coinvolti nella vertenza, in particolare per quelli che non percepiscono retribuzioni dallo scorso mese di luglio e si trovano in serie difficoltà economiche”.

 

Per i sindacati unitari, invece:

“Purtroppo serve ancora tempo per avere un quadro più chiaro della situazione per i lavoratori di GCA e di Nuova Distribuzione, ancora del tempo per vedere una luce concreta in fondo al tunnel.

Infatti ieri presso il Mise, da parte di GCA sono state date alle OO.SS. delle risposte che non delineano ancora un quadro certo sul futuro dei lavoratori, è stato detto che vi sono trattative in corso per l’affitto dei rami d’azienda e che riguarderebbero singoli Punti di vendita, quello di Novi Ligure dovrebbe essere incluso in con altri tre in tempi molto ravvicinati, una notizia già fatta passare da settimane che però allo stato attuale non vede ancora una data precisa.

Dall’incontro sono emerse le molteplici problematiche per la grave situazione generale di GCA, e relative dichiarazioni d’intenti che verranno messe in campo, nell’insieme spiragli ed impegni per una gestione complessiva delle problematiche che verranno anche affrontate lunedì 05.11.2018 nell’incontro presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Inutile dire che anche questi lavoratori con le loro famiglie richiedono la giusta attenzione, in

quanto l’anello più debole di questa brutta storia, i quali hanno aspettato con dignità, ma con fortissimo disagio, gli stipendi di agosto, settembre e ottobre per pagare le bollette, l’affitto, per fare la spesa,, mangiare e per tutto quello che ne consegue”.