Le querce che costeggiano il Sentiero dei muli, sulle colline di Novi Ligure, stanno morendo e il Comitato per il territorio delle Quattro Province sostiene che la responsabilità sia della “potatura, scriteriata e priva di ogni necessità e criterio scientifico” già segnalata lo scorso inverno. “Si sta puntualmente verificando quanto da noi paventato a proposito dell’insensata operazione di “potatura”, che ha colpito le querce che che bordeggiano il cosiddetto Sentiero dei muli, sulle colline di Novi Ligure – sostiene il comitato -. Tali interventi snaturano gravemente l’equilibrio vegetativo dell’albero interessato, la bellezza del suo portamento, e ne pongono a serio rischio la salute esponendolo all’aggressione di parassiti, come sostenuto dalla letteratura scientifica più qualificata. Inoltre, riducendo l’albero a una sorta di lugubre candelabro, se ne compromette la funzione di habitat per uccelli e scoiattoli.

Una delle querce seccate lungo il sentiero dei muli

Come si vede dalle foto allegate almeno due querce di grandi dimensioni sono seccate come conseguenza dei suddetti interventi”. Il comitato ricorda “che la strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030, anche a seguito della pandemia di COVID-19, mira a portare la biodiversità dell’Europa sulla via della ripresa entro il 2030 e prevede azioni e impegni specifici sostenendo una ripresa verde. E’ scandaloso che le amministrazioni locali non recepiscano le direttive più avanzate in materia di tutela di alberi e boschi, non solo sottraendosi al compito di una necessaria opera di incremento del patrimonio esistente, ma ponendo in atto interventi che compromettono gravemente e irreparabilmente l’esistente”. Interventi simili sono stati eseguiti anche a Gavi e in altri Comuni.