Causa eventi meteorologici avversi l’area archeologica è chiusa al pubblico fino a nuova disposizione”. Il cartello affisso all’ingresso di Libarna antica annuncia lo stop alle visite fino a data da destinarsi. Il sito archeologico più famoso del Novese, uno dei più importanti in Piemonte, è infatti una delle vittime del maltempo della scorsa settimana, quando pioggia e soprattutto il vento hanno battuto il territorio. Le terribili folate, arrivate fino a oltre 120 km orari, hanno interessato anche le rovine della città romana: uno dei maestosi abeti dell’area è stato sradicato ed è caduto non distante dal mosaico di Licurgo, uno dei reperti più preziosi dell’area archeologica, risalente alla seconda metà del II secolo dopo Cristo, mentre altre piante risultano pericolosamente inclinate.

Libarna, il cartello che annuncia la chiusura

Per questo, la Soprintendenza ha quindi deciso di chiudere al pubblico Libarna. “La riapertura – spiegano dall’associazione Libarna Arteventi, che collabora da anni con la Soprintendenza – avverrà non appena saranno ripristinate le condizioni di sicurezza per i visitatori, dopo la rimozione degli alberi”. Prima del maltempo erano intanto iniziati i lavori nell’anfiteatro: la Soprintendenza ha a disposizione 300 mila euro per sistemare, tra l’altro, il prato e creare un’area dove svolgere gli spettacoli.