Pedoni investiti, case danneggiate, mezzi pesanti che impazzano, parcheggi spesso selvaggi e vigili urbani assenti, con i residenti che vivono quotidianamente in pericolo. La situazione del traffico nel centro storico (e non solo) di Gavi è sempre la stessa e non si vede all’orizzonte nessuna soluzione valida per dare più sicurezza ai pedoni, togliere almeno un po’ di traffico e rendere più vivibile un centro storico millenario, oltretutto di un paese che ha ottenuto la Bandiera Arancione del Touring club. L’ultimo episodio, l’incidente avvenuto nel tratto finale di via Mameli, con un’auto incidentata rimasta di traverso, bloccando il traffico, per oltre un’ora, ha scatenato la reazione dei residenti del rione della Chiappa. In particolare, è stato Mario Traverso, classe 1931, storico barbiere e memoria del paese, a dire cosa vuol dire vivere con il traffico senza regole sotto casa. “Ogni giorno – racconta – quando esco di casa, rischio la vita.

Mario Traverso qualche anno fa nella sua bottega da barbiere in via Mameli

Le auto e persino le bici passano a tutta velocità, nessuno rispetta i limiti dei 50 km orari. Dovrebbero andare a 20 all’ora ma intanto non c’è nessuno che controlli né alcun sistema, dossi o cos’altro, per far rallentare i mezzi”. Mario prima di uscire mette fuori la testa: “Quando qualche anno fa mi ero rotto una gamba ho rischiato di far cadere un ciclista poiché ho osato mettere fuori prima una stampella. È difficile vivere ogni giorno con questa pericolosa situazione. Il traffico deve essere regolamentato in qualche modo”. Qualche settimana fa era stato il dottor Pietro Albano, fratello del vicesindaco, Nicoletta Albano, a evidenziare i rischi per i pedoni dall’altra parte del paese, tra via Bertelli e via Roma, dove c’è lo stesso problema: quasi nessun automezzo rispetta i limiti. Poi c’è il problema dei mezzi pesanti. “Un angolo della mia casa – racconta ancora Traverso – viene costantemente danneggiato dai camion e dai trattori quando incrociano altri mezzi in senso contrario”. Lo scorso anno era stata annunciata una petizione lanciata da alcuni commercianti per regolamentare il traffico in via Mameli. Sarebbe stata la terza raccolta firme. Mentre la circonvallazione resta un sogno.