Auguri a Talina, la quinta nonnina di Silvano d’Orba

Natalina Maddalena Robbiano, ex bidella della scuola dei Bacchetti, ha compiuto cento anni, festeggiata dai familiari e dal sindaco Maggiolino. In paese altre quattro centenarie.

0
3085

A Silvano d’Orba dal 21 dicembre c’è una nuova centenaria che aggiunge alle altre altre quattro nonnine del paese. I familiari e il sindaco Ivana Maggiolino hanno infatti festeggiato il secolo di vita di Natalina Maddalena Robbiano, per tutti Talina, l’ultima bidella della scuola dei Bacchetti, la frazione del paese frequentata fino agli anni Settanta dai circa trenta bambini. Era lei ad aprire e ad accendere la stufa, prima dell’arrivo degli alunni e della maestra, che raggiungeva il piccolo borgo in bicicletta o a piedi. Talina è nata nel 1917, in piena Prima Guerra Mondiale, nella frazione di Volpreto. Venne battezzata il 6 gennaio 1918 a soli quaranta giorni giorni e si ammalò di polmonite. Riuscì a cavarsela, crescendo in una famiglia di contadini. Il matrimonio arrivò a soli vent’anni, nel 1937, con Giacomo Gastaldo. I due figli, Giancarlo e Rosa, la accudiscono ogni giorno.

Ai Bacchetti Talina, oltre che della scuola, si dava da fare nella Festa del Dolcetto, che si è svolta fino ai primi anni Duemila attirando tanti amanti della buona tavola e del vino. Sia per il suo ruolo di bidella sia per l’impegno della festa, dieci anni fa Talina è stata premiata come Silvanese dell’anno – Premio 8 marzo. Ivana Maggiolino dice: “I centenari sono un patrimonio per Silvano perché mantengono viva la storia comune. Talina si aggiunge al gruppo delle centenarie: Adriana Moiso, classe 1911; Pierina De Barbieri (1913); Laura Carena (1915) e Giovanna Camera (1917)”. Per Talina dal Comune una targa ricordo che recita: “Un lungo cammino , ricco di esperienza e di ricordi da condividere con chi ti vuole bene… e questo piccolo dono per festeggiare un giorno speciale”. Alla piccola cerimonia hanno preso parte, oltre al primo cittadino, i figli, il nipote Stefano e la pronipote Sofia e il parroco don Sandro Cazzulo.