Nell’ottobre dello scorso anno, durante un dibattito sulla viabilità nel centro storico di Gavi sollecitato dalla minoranza, il vicesindaco Nicoletta Albano aveva affermato che “sono i commercianti a opporsi alla circonvallazione”, e che quindi sarebbero felici di avere un traffico con camion e automobili che soffoca il paese. L’opposizione, con Mario Compareti, aveva sollecitato l’amministrazione comunale ad ascoltare gli esercenti: “Sessant’anni fa i commercianti si opponevano effettivamente alla circonvallazione ma ora le cose potrebbero essere cambiate”. Ora una risposta dall’associazione Esercenti gaviesi sulla viabilità è arrivata. Non riguarda precisamente la circonvallazione ma dà senz’altro un indirizzo sulla pedonalizzazione di via Mameli. Alcune settimane fa è partita la petizione, promossa da alcuni cittadini, che chiede al Comune di chiudere la via principale di Gavi nei fine settimana e di togliere i posti auto davanti alla chiesa parrocchiale di San Giacomo. In poco tempo l’iniziativa ha superato le 500 adesioni e ha già ottenuto il sostegno del Consorzio Tutela del Gavi. “Via Mameli – ha detto il presidente Roberto Ghio – può accrescere il suo appeal laddove diventi pedonale, soprattutto nel weekend, permettendo agli esercenti di allestire dehors ed esposizioni all’esterno, e ai turisti di passeggiare serenamente in centro”.

Via Mameli a Gavi

Alcune sere fa si è svolta un’assemblea straordinaria dei commercianti con all’ordine del giorno, tra l’altro, proprio la petizione in questione. C’è stato un acceso dibattito sulla proposta tra i sostenitori, tra cui Matteo Gandetto, uno dei promotori della raccolta firme, e gli esercenti che ritengono di poter essere danneggiati dalla chiusura, seppure solo parziale, al traffico. Alla fine, però, i favorevoli alla petizione sono stati 32 con 3 contrari, un astenuto e quattro iscritti che hanno preferito uscire al momento del voto. “Innanzitutto, la chiusura via Mameli nel fine settimana – precisa Gandetto – non sarà di 24 ore poiché i negozi restano già chiusi per 18 ore. La petizione non è contro le loro attività ma semmai a favore. Sui parcheggi da eliminare, ho fatto notare che l’80% dei posti auto è occupato dalle auto degli esercenti stessi, quindi togliere quegli stalli non li danneggerebbe. Oltretutto, andrebbe a vantaggio della nostra chiesa millenaria”. Anche la pro loco si è pressa a favore della petizione con un atto formale che verrà reso noto. Ora c’è una larga fetta del paese, tra cittadini, associazioni e imprenditori, che chiede maggiore vivibilità per il paese. Chissà se l’amministrazione comunale saprà ascoltarli.