Ponzone, l'installazione della recinzione anti psa

Il virus della Peste suina africana (Psa) continua ad espandersi verso occidente dopo l’ultima carcassa di cinghiale positiva trovata nei giorni scorsi a Cassinelle mentre ieri è iniziata l’installazione della maxi recinzione nel territorio di Ponzone, pochi chilometri a ovest proprio di Cassinelle. L’impresa ligure Gruppo Lisi sta lavorando al primo lotto dopo aver partecipato al bando della Società di committenza regionale, in località cascina Tiole di Piacastagna, nel Comune di Ponzone. Sette chilometri che arriveranno a Molare e al confine ligure. Successivamente, assicura la Regione, si procederà, in contemporanea, su più lotti per circa 130 chilometri. La Regione ieri ha convocato i giornalisti sul posto. La recinzione, ha assicurato il commissario straordinario Angelo Ferrari, “è identica a quella già utilizzata in Belgio” per contrastare la Psa.

Il primo tratto di recinzione installato dall’impresa Gruppo Lisi

Con la barriera, ha spiegato il vicepresidente della Regione, Fabio Carosso, “potranno partire gli abbattimenti dei cinghiali. Avverranno zona per zona in base ai vari lotti di recinzione installati”. Le squadre dei cacciatori potrebbero quindi iniziare entrare in azione a breve con i cani per mettere in pratica la braccata, l’unico metodo che sembra poter portare a un numero elevato di abbattimenti, al contrario della caccia di selezione, avviata nei giorni scorsi in alcuni Comuni dell’Acquese fuori dalla zona infetta. Una pratica, quest’ultima, che non darà grossi numeri. Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha intanto annunciato la firma del decreto che mette a disposizione delle Regioni i 15 milioni di euro per risarcire gli allevatori di suini che hanno dovuto da tempo distruggere tutti i loro capi, sani.