Celebrato fin dal 357 d.C., anno in cui morì nel deserto della Tebaide, Sant’Antonio Abate è il santo purificatore, il santo che combatte il diavolo, legato alla fertilità della terra. Nel giorno della sua festa liturgica, il 17 gennaio si benedicono le stalle e si portano a benedire gli animali domestici; Antonio venne rappresentato in varie opere d’arte con ai piedi un maiale. Secondo un’antica leggenda la notte tra il 16 e il 17 gennaio gli animali possano parlare, e per questo è meglio stare lontani dalle stalle, perché sentire le conversazioni degli animali non è di buon auspicio.
Giovedì 17 gennaio, anche in Val Borbera si svolgerà il tradizionale appuntamento con la festa di Sant’Antonio Abate che annualmente si svolge tra Albera Ligure e Rocchetta Ligure, organizzata dal gruppo escursionisti equestri CaValBorbera. Come consuetudine il ritrovo è a San Nazzaro da dove, alle 9.30 partirà il corteo alla volta del piazzale antistante il Municipio di Abera, qui cavalli e animali da compagnia, cani e gatti , ma anche mezzi agricoli, saranno benedetti da padre Dante. Seguirà una colazione a base di focacce e vino per cavalieri e proprietari degli amici pelosi al suono della musica popolare de “Gli Spunciaporchi”
Poi tutti in corteo per raggiungere la seconda tappa, Rocchetta Ligure, dove, in piazza Regina Margherita più o meno intorno alle 11.30 si replicherà: benedizione degli animali, colazione e musica.
La meta conclusiva è Cantalupo Ligure per un aperitivo.
Infine, pranzo e cena di Sant’Antonio, come sempre si svolgeranno, su prenotazione, nello storico ristorante Da Bruno di San Nazzaro, sempre in compagnia de “Gli Spunciaporchi”.