voltaggio ponte dei paganini
Voltaggio

Secondo l’opposizione è una scelta elettorale per lasciare alla nuova amministrazione comunale la parte più critica. Per il sindaco Giuseppe Benasso, invece, le motivazioni di carattere economico e tecnico. A Voltaggio i lavori di rifacimento della pavimentazione del centro storico, finanziati con i fondi del Terzo valico, fanno discutere maggioranza e opposizione. A dicembre il primo cittadino aveva manifestato l’insoddisfazione dell’amministrazione voltaggina nei confronti della B&B Costruzioni di Alessandria, impresa appaltatrice, e si era detto pronto a rescindere il contratto in caso di ulteriori ritardi. I lavori procedevano infatti al rallentatore in particolare nel primo lotto, in piazza Martiri, concluso dopo non poche difficoltà e inconvenienti. Ora si devono programmare i passi successivi ma è proprio il Comune a chiedere all’impresa di allungare i tempi per non impattare sulla stagione turistica estiva e sugli eventi già programmati. Per cui, il cantiere per via Ruzza da vico Aspromonte, per piazza Garibaldi (escluso la parte ciottolata) e piazza Scorza inizierà l’11 settembre e durerà fino all’11 dicembre. Il secondo lotto da via De Rossi si farà dall’11 gennaio al 12 aprile 2024, per evitare disagi durante le festività di fine anno. L’opposizione, con il consigliere Michele Bisio, ricorda che era previsto anche un terzo lotto su via Anfosso, che va da palazzo Gazzolo e piazza Martiri. “Sua via Anfosso – dice – non sono stati effettuati interventi alle sottostrutture, non è pavimentata ed è ancora in asfalto. Gli altri lotti invece hanno già subito questo intervento e necessitano solo di un ricontrollo e del rifacimento del sottofondo e della nuova pavimentazione. Ecco perché lo chiamiamo cronoprogramma elettorale. La parte più critica viene lasciata in eredità alla nuova amministrazione. Hanno avuto cinque anni di tempo e non sono riusciti a completare un progetto che aveva in cronopropgramma che prevedeva 302 giorni di lavori”. Benasso spiega: “Il terzo lotto non si farà più per due motivi. Innanzitutto, l’incremento notevole dei costi dei materiali ha cambiato il quadro economico ma soprattutto in via Anfosso intervenire sui sottoservizi vorrebbe dire lasciare un cantiere per un anno rendendo la vita difficile ai residenti. Le tubazioni sono infatti installate a un livello elevato e andrebbero rifatte posandole a un livello più basso. Tecnicamente è in sostanza impossibile. Utilizzeremo i fondi rimasti per sistemare i sottoservizi in alcuni punti e per sistemare il fondo dissestato dei vicoli”. Per i lavori in via De Rossi le scuole, da gennaio, saranno trasferite a palazzo Gazzolo.